Il Dal Piaz resta dov’è Perenzin stoppa la proposta di Baster

Per i due licei non ci sono abbastanza aule al Forcellini Il preside replica: «Sul Colotti abbiamo garanzie da Venezia»
Di Francesca Valente
Feltre liceo scientifico Dal Piaz nella sede dell'ex scuola media Luzzo
Feltre liceo scientifico Dal Piaz nella sede dell'ex scuola media Luzzo

FELTRE. Il “Dal Piaz” non si tocca. Il sindaco Perenzin boccia l'ipotesi fatta da Graziano Baster di includere i licei di via Luzzo nella riorganizzazione complessiva degli istituti superiori. Spostare i licei al Forcellini, portare il geometri all'ex classico per creare un polo tecnico alle porte del centro città al fianco di Colotti e Rizzarda, e svuotare l'attuale sede del Dal Piaz per rispondere ai tagli chiesti dalla Provincia, sembra essere un piano troppo difficile da attuare. Anche perché «il liceo conta 35 classi, mentre il Forcellini ha solo 24 aule», sottolinea il sindaco. Pertanto «sarà complicato spostare i licei, soprattutto se poi bisogna smembrarli. In quel caso, i conti non tornerebbero. Baster è libero di portare questa idea al tavolo di discussione aperto in Provincia, ma sarà difficile che trovi consensi». La replica di Perenzin non lascia spiragli, piuttosto lascia intendere l'esclusione dei quattro indirizzi del Dal Piaz dal ridisegno complessivo dell'istruzione superiore di Feltre. «Vanno prese in esame tutte le possibilità», conclude Perenzin, «ma andranno scartate via via quelle più deboli», tra cui, a quanto pare, l'ultima proposta di Baster. Il preside, per essere più convincente, aveva impugnato qualche giorno fa l'atto di una donazione - ancora da verificare - che pare vincolare l'uso del Colotti, ora occupato dalla ragioneria, a edificio scolastico. In attesa di rassicurazioni da parte della Provincia, Baster è andato direttamente a Venezia per cercare l'appoggio dell'ufficio scolastico regionale, dove si è recato ieri mattina per avere garanzie sul mantenimento dello status quo, almeno per la ragioneria. «Mi hanno assicurato che il Colotti non sarà toccato», ha detto il dirigente appena concluso l'incontro, «anche perché non ha avuto un calo di iscritti al contrario di altri indirizzi, ed è il quarto edificio nell'ordine dei più costosi. Tra l'altro non abbiamo mai parlato di istituto agrario, che secondo me fa spendere ancora di più ed è anche meno a norma di altre strutture». L'ipotesi più plausibile resta quella di spostare i tecnici del Rizzarda al Forcellini, liberando l'edificio di via Martiri della Libertà e tagliando i costi di mantenimento di circa 80 mila euro annui a carico dell'ente provinciale. Un bel risparmio, quello che non è stato ottenuto dal trasferimento temporaneo del geometri serale, che proprio da ieri sera è tornato a seguire le lezioni di topografia nel Forcellini, con enorme soddisfazione di docenti e alunni. La scelta di compromesso fatta dalla dirigente Costantina Facchin dopo una lunga serie di lamentele risolve solo a metà i problemi imposti ai frequentanti. Per l'anno prossimo c'è già una garanzia: geometri diurno e serale torneranno a convivere. Resta da capire dove.

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