Il Centro consorzi spinge sulla formazione dedicata agli adulti

Al via due corsi per operatore del legno ed elettronico Obiettivo: dare qualificazione a chi è senza “pezzo di carta”



Meno si è qualificati, più si rischia di restare disoccupati. Lo dicono i numeri, quella forbice tra il 5,6% di disoccupazione dei laureati in Veneto e l’8,3% di chi ha solo la terza media. Ma ottenere una qualificazione professionale spendibile in tutta Europa è possibile anche se si è già adulti e si è già accumulata esperienza lavorativa. Esperienza che può essere riconosciuta per ottenere il “pezzo di carta” da far fruttare nel mondo del lavoro.

È il messaggio lanciato dal Centro consorzi di Sedico, che ieri ha presentato i due nuovi corsi di formazione a qualifica per adulti: operatore del legno e operatore elettronico.

Due corsi che rientrano in un pacchetto da 5 milioni stanziati dalla Regione per 49 interventi dedicati alla formazione di chi ha più di 18 anni e che vedono il Centro consorzi di Sedico capofila a livello regionale per il corso di operatore del legno e partner di altri enti per quello di operatore elettronico.

Un anno di attività da gennaio a novembre, circa 20 ore settimanali di frequenza, orari adatti a chi ha già il lavoro ma vuole ottenere la certificazione professionale ma soprattutto un percorso di formazione che dalle 800 ore può ridursi fino a 320, perché riconosce il “saper fare” di chi ha già accumulato esperienza lavorativa nel settore. Sono queste le caratteristiche dei due corsi per i quali le domande di partecipazione vanno presentate entro il 14 dicembre al Centro consorzi, con il primo appuntamento di selezione fissato per il 17 dicembre,

«Un iter semplificato per dare un titolo di studio a chi già “sa fare”», ha spiegato il direttore del Centro consorzi, Michele Talo, «pensato per le persone già adulte, quindi con più di 18 anni, con priorità a chi non ha lavoro ma aperto anche a chi già lavora o che magari ha già un titolo di studio».

«All’ultimo corso abbiamo avuto un falegname che faceva quel mestiere da vent’anni e che aveva la terza media», ha detto Gianpiero Losso per spiegare il meccanismo dei corsi, «ha scelto di intraprendere questo percorso e dopo un anno di impegno ha fatto l’esame ed è uscito dal corso con una qualifica professionale Eqf 3, valida in tutta Europa».

Un impegno che prevede studio teorico ma anche pratica e stages nelle aziende, considerati dal Centro consorzi come parte del progetto per avviare i futuri operatori del legno o dell’elettronica a inserirsi nelle aziende. Un impegno che comunque, attraverso un percorso di valutazione delle competenze già acquisite, può appunto diventare molto più leggero per chi comunque il mestiere già lo sta facendo o ne ha imparato le basi. —

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