Il Cai Belluno sistema i sentieri della Schiara

Gran lavoro per i volontari. I membri del Club alpino italiano si sono attivati subito dopo il lockdown. Migliorati i tratti che portano al Settimo alpini e al Bianchet

BELLUNO

I sentieri bellunesi tornano pian piano alla normalità e si presentano ancor più belli e fruibili grazie al lavoro dei del Cai bellunese. Dopo aver aperto un varco, l’anno scorso, nel disastro lasciato da Vaia, ora l’opera dei volontari si concentra sulle rifiniture dei percorsi e su importanti migliorie che rendano i tracciati più pratici anche per i meno esperti.

Per arrivare a questo risultato è stato fondamentale il contributo del Comune di Belluno, che si spera possa diventare una costante per permettere l’opera dei volontari impegnati nelle manutenzioni, stagione dopo stagione. «I lavori sono partiti il 5 maggio, dopo che, con le prime aperture post lockdown, ci si era resi conto che l’afflusso di escursionisti e alpinisti era aumentato», spiega il presidente del Cai di Belluno, Sergio Chiappin. «Se l’anno scorso lo scopo era aprire un varco, quest’anno si continuerà con lavori di miglioria».

La figura imprescindibile durante tutti i cantieri aperti dal Cai bellunese è quella di Giovanni Spessotto, responsabile della protezione dei sentieri, nonché coordinatore della struttura operativa sentieri del Cai regionale: «Ci siamo attivati fin da subito per sistemare i sentieri dell’Alta via numero 1, in particolare il tratto che porta al Settimo alpini, in modo da garantire la fruibilità degli amati tracciati che da lì portano al Bianchet e alle altre località della Schiara. Ci siamo occupati di alcuni disgaggi sulla frana del Mompiana per migliorarne la stabilità, avvertendo comunque gli escursionisti, con dei cartelli, di prestare la massima attenzione alla possibile caduta di materiale; abbiamo anche migliorato la prima parte del sentiero, prolungando il cordino messo nel 2018».

Il secondo intervento portato a termine, in collaborazione con i carabinieri forestali, ha riguardato l’anello che dal Bianchet porta verso il bivacco La Varetta, la casera Vescovà e attraversa poi la val Vachèra: «Era uno dei lavori che non eravamo riusciti a fare lo scorso anno», continua Spessotto, «ora i nostri due rifugi sono accessibili e hanno attorno anelli molto interessanti dal punto di vista escursionistico».

Per permettere ciò, l’anno scorso il Comune aveva dato un contributo alla sezione Cai e al comitato usi civici di Bolzano Bellunese e Vezzano per la manutenzione dei sentieri della Schiara: «Questo contributo è stato molto prezioso, sia per migliorare il nostro lavoro, che per l’acquisto di attrezzature, dpi e corsi di formazione specifici per i volontari. In particolare i corsi per l’uso della motosega, indispensabili nel post Vaia per garantire la sicurezza degli operatori. Speriamo che la collaborazione con il Comune e l’assessore Giannone possa continuare anche in futuro», spiega Chiappin. «Un ringraziamento enorme, inoltre, va all’ente Parco, grazie al quale abbiamo potuto ripristinare la teleferica del Settimo alpini e portare a termine altri interventi, e ai carabinieri forestali, sempre disponibili».

I volontari che partecipano ai lavori della commissione sentieri sono una quarantina, tra vecchi e giovani soci: «Questo testimonia la passione verso il territorio che si è riusciti a passare alle nuove generazioni», aggiunge Spessotto, «queste persone sono fondamentali per noi e poter contare su un contributo ci permette di donare loro un riconoscimento minimo, un semplice pasto o un pernottamento durante le giornate di lavoro». —


 

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