Il Barone è malato, salta l’udienza

ALLEGHE. Tentata estorsione per uno skipass. Ma lui è alle Canarie. Non in tribunale. Giuseppe Rudatis, il “Barone delle Dolomiti” ha fatto arrivare un certificato medico scritto in spagnolo, dal quale non si capirebbe di preciso di quale malattia soffra. Ieri pomeriggio ha scritto sul suo profilo Facebook «la ppprrresssion!», postando anche una fotografia con frutti di mare assortiti e una bottiglia della birra tipica di quelle isole dell’Atlantico. Mercoledì, invece, si era definito «in lieve miglioramento» ed è ritratto davanti a un centro medico indigeno.
Il pm Rossi ha confessato di non aver compreso la patologia dell’imputato difeso dall’avvocato Mazzoccoli (sarebbe la pressione arteriosa) e il giudice Coniglio ha rinviato al 26 febbraio, anche per poter procedere alla discussione del processo per la morte del giovane sciatore Andrea Rossato.
Secondo l’accusa, Rudatis si è presentato negli uffici di Alleghe Funivie, ma non per comprare una tessera stagionale necessaria a salire sulle piste e sciare, come fanno i suoi paesani, gli ospiti e i turisti. Ha chiamato in disparte Cristian Moretti, minacciandolo: «Il 24 voi non aprite l’impianto, perché vi buco le gomme a monte e a valle della cabinovia, non ho nulla da perdere, se non mi dai uno stagionale super ski».
Il tono minaccioso è stato confermato dalla frase finale, ma probabilmente lo si era già capito in precedenza, a quattro giorni dall’inizio ufficiale della stagione, sotto il Civetta: «Non sto scherzando».
Gigi Sosso
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi