Il bar dell'ospedale non chiude e rilancia
Due idee per una sede provvisoria, intanto il caso arriva a Zaia

FELTRE.
Il bar dell'ospedale diventa un caso regionale. L'istanza della ditta Edana che vuole mantenere aperta l'attività e le controdeduzioni dell'Usl sono approdate anche a Venezia, dal governatore Zaia. E questo prima che il giudice di Belluno rigettasse il ricorso intentato dall'Usl per ottenere il rilascio in via d'urgenza dei locali oggetto di contratto di locazione. A questo proposito, nell'ambito del collegio arbitrale che sarà instaurato per entrare nel merito della vicenda, il legale della ditta Edana, Alfredo Tessarolo del foro di Bassano, sosterrà che il contratto fra le parti si è rinnovato, almeno fino al 2014, per effetto dell'aumento del canone di affitto sottoscritto nel 2005. Nelle motivazioni della sentenza del giudice, si evidenzia che l'Usl ha rifiutato la proposta di trasferimento dell'attività commerciale in altra sede, anche in via provvisoria, e non ha offerto una serie controproposta se non quella dell'immediato rilascio degli immobili concessi in locazione. E qui si entra nella seconda fase della vicenda che troverà uno sviluppo nell'ambito del collegio arbitrale. La ditta Edana, sostenuta legalmente dall'avvocato Alfredo Tessarolo, ha proposto all'Usl due progetti redatti da un professionista. Il primo riguarda la possibile riconversione di sala Piccolotto in attività commerciale, appunto per ricollocare il bar sia pure in via provvisoria. Il secondo è quello di realizzare un prefabbricato vicino al nuovo ingresso di padiglione Gaggia. Ogni ipotesi è stata scartata tout court, spiega l'avvocato Tessarolo anche se il giudice, nella sentenza, evidenzia che «possono essere adottate misure di carattere tecnico-organizzativo che contemperino la necessità di esecuzione, celere e in sicurezza, dei lavori di ristrutturazione dell'ospedale e realizzazione della piastra operatoria con il mantenimento dell'attività di ristorazione, anch'essa avente rilievo sociale». Ma i lavori per la ristrutturazione dell'ospedale sono già ben avviati e, come si dice dalla dirigenza Usl, nell'arco di qualche settimana entreranno nel vivo. L'Usl prospetta un'«altra azione» che giustifichi le ragioni tecnico-organizzative, come prima cosa per rientrare dei locali attualmente occupati dal bar (che nonostante la diffida continua ad esercitare l'attività). Difficile poi pensare ad una riconversione di sala Piccolotto in altra attività, considerato che anche questo spazio sarà coinvolto nella ristrutturazione complessiva. Comunque sia, il collegio arbitrale è caldeggiato dal giudice per risolvere il conflitto. E per la sua instaurazione ci vorrà meno di un anno.
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