Identificati anche i tifosi della Spal

CALALZO. Non hanno un’identità solo i due tifosi del padova fermati subito dopo gli scontri a Calalzo: l’esame dei filmati di alcune telecamere di videosorveglianza hanno permesso agli uomini del Commissariato di Cortina di identificare con certezza anche i proprietari dei mezzi sui quali viaggiavano i tifosi della Spal e almeno altre cinque persone coinvolte nella guerriglia scatenatasi sabato pomeriggio sulla statale 51 bis.
Prevedibile, per i supporters ferraresi, un epilogo analogo a quello che ha riguardato i due tifosi padovani (Z.M. del 1989, di Vigonza, e C.E. del 1978, di Abano Terme), fermati nelle vicinanze del luogo dove si sono verificati gli scontri e denunciati per “possesso di razzi, bengala, materiale inquinante o imbrattante, oggetti contundenti o, comunque, atti ad offendere”. I due sono stati destinatari di denuncia e Daspo.
La guerriglia si era scatenata poco dopo le 16 di sabato, quando in prossimità del semaforo pedonale sulla 51 bis, due gruppi di ultrà si erano affrontati. Alcuni residenti, visibilmente scossi, avevano chiamato il 113, riferendo poi a i poliziotti (che una volta giunti sul posto non avevano trovato più tifosi in zona) che nei pressi della gelateria Dolce Freddo quattro furgoni, uno in fila all’altro, si erano improvvisamente fermati in mezzo alla strada. Ne erano scesi alcuni giovani, alcuni con passamontagna, che impugnando spranghe e bastoni, facendo roteare cinture di pelle e lanciando fumogeni, si erano scontrati con altri ragazzi scesi da due auto, una station wagon bianca e una berlina di colore più scuro. Sul posto la polizia ha trovato (e sequestrato) molti oggetti usati negli scontri: bastoni, ombrelli rotti, sampietrini, bottiglie di birra. Messisi sulle tracce dei veicoli, gli agenti, ad alcune centinaia di metri dal luogo degli scontri, avevano intercettato nel parcheggio dell’Eurospar i due ultrà padovani che, alla loro vista, cercavano di salire in macchina e dileguarsi. Fermati, i due si erano inizialmente spacciati per turisti, uno di loro riferiva anche di essere un avvocato, ma un manico di scopa sotto i sedili posteriori li ha traditi. Nel baule dell’auto dei due tifosi padovani sono stati trovati bastoni simili a quelli rinvenuti sulla statale, una stampella, guantoni da pugile, parastinchi e due caschi.
Altro personale della polizia ha acquisito foto e filmati di alcune telecamere attive in zona, che hanno permesso di dare un’identità anche ai tifosi della Spal, mentre a carico degli altri tifosi padovani individuati sul posto non si è potuto procedere in quanto non trovati in possesso di alcunché. (ma.ce.)
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