I lamonesi potranno dettare in municipio le ultime volontà

LAMON. Lamon prende nota delle ultime volontà. Il Comune istituisce il testamento biologico, dando cioè la possibilità ai cittadini di manifestare la loro volontà in merito alle terapie che intendono o non intendono accettare nell'eventualità in cui dovessero trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o meno alle cure proposte (consenso informato) per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, che impediscono una normale vita di relazione. Il registro naturalmente è riservato solo ai cittadini di Lamon. In attesa di un'apposita legge nazionale, il consiglio comunale ha approvato il regolamento per il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, che entrerà in vigore nei prossimi giorni con una delibera di giunta in cui si definirà quale ufficio raccoglierà le volontà, che saranno ordinate per numero progressivo (per garantire la certezza della data di presentazione e la fonte di provenienza) e conservate in busta sigillata dentro una cassaforte, cassetta di sicurezza o armadio blindato.
Chi le redige (in forma scritta) nomina un fiduciario che diviene, nel caso in cui la persona diventi incapace di comunicare consapevolmente con i medici, il soggetto chiamato a dare esecuzione alle decisioni sui trattamenti sanitari da eseguire. In qualsiasi momento il testatore potrà revocare il deposito del testamento biologico e l'iscrizione al registro, modificarlo o sostituire il fiduciario. È un provvedimento che va sempre più nella direzione del diritto individuale di decidere cosa fare della propria vita e sottolinea «l'importanza del fatto che una persona possa manifestare anticipatamente la propria volontà in merito ai trattamenti sanitari di fine vita».
Lo mette in evidenza il sindaco Vania Malacarne: «Abbiamo inteso offrire ai lamonesi questa che consideriamo una libertà individuale», dice. «Ci sarà chi la vorrà cogliere e chi no, ma era giusto garantire la possibilità. Il Parlamento è impegnato da tanto tempo in un dibattito per avere una legge nazionale e così vogliamo anche lanciargli un messaggio, come stimolo ad affrontare il tema. Anche la Costituzione prevede in alcuni articoli questo diritto, che è fondamentale riguardo l'integrità della persona», evidenzia Vania Malacarne. «Adesso sono penalizzati i cittadini che vorrebbero ma non possono, con questo regolamento tutti i cittadini possono e chi non vuole farlo, non lo fa. Abbiamo amplificato il margine di libertà e indipendenza dell'individuo. Metteremo a disposizione anche un modulo facsimile, ma sarà solo una comodità per chi lo vorrà. La volontà deve essere al massimo libera», rimarca il primo cittadino dell'altopiano. «Conversando con le persone c'è stato uno scambio di opinioni e tutti erano molto favorevoli. Crediamo nelle libertà inviolabili dell'individuo. Ho notato anche che spesso gli anziani hanno paura della malattia e della sofferenza, e l'idea di avere un margine di scelta li tranquillizza, dà serenità».
Raffaele Scottini
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