I Comitati: «Sondaggio Terna scontato»
CORTINA. «I tralicci sulle Dolomiti sono belli o brutti?». La domanda non è stata fatta, dall’istituto Piepoli, ai 500 cittadini di Cortina e Auronzo che sono stati interpellati per conto di Terna. La fanno però i Comitati civici della Valbelluna.
Il sondaggio è nato con l’obiettivo di creare un rapporto con la popolazione in vista della progettazione dell’intervento di sistemazione della rete elettrica, ma secondo i Comitati ha avuto un esito «scontato. Le domande erano scontate», affermano i cittadini che da quasi quattro anni stanno contestando il progetto di razionalizzazione della rete fra Perarolo e Belluno.
Chiedono un progetto migliore per la Valbelluna, e fra le righe si legge una richiesta simile (preventiva, stavolta) anche per l’alto Bellunese. «Di domande ne sarebbe bastata una», scrivono in una nota. «Preferite le linee sotto terra o tralicci davanti alle Dolomiti?».
Il sondaggio ha prima cercato di capire come è stato vissuto il blackout dell’inverno 2013-2014, causato dalle intense nevicate che hanno interrotto numerose linee elettriche. Visto il disservizio subito allora, l’80% degli intervistati si è detto favorevole alla realizzazione di una nuova linea su Zuel. Ma secondo i Comitati sarebbe stato opportuno fare qualche altra domanda ai cittadini. Ad esempio: «Se Terna avesse conosciuto le criticità della rete e non avesse fatto nulla per impedire il blackout del 2013 come vi sentireste? Arrabbiati, molto arrabbiati, furiosi?».
Oppure: «Quanto vi piacerebbe trascorrere il prossimo Natale con l’energia elettrica a disposizione invece che al buio e al gelo come nel 2013? Per evitare che alberi e neve facciano crollare le reti elettriche, le vorreste interrate come in Alto Adige?».
L’interramento torna come tema anche nella quarta domanda suggerita dai Comitati: «Per tutelare il paesaggio di Auronzo e Cortina, ritiene più adatta una rete interrata o tralicci con cavi aerei che attraversano le valli?». Nella nota sono indicate anche le possibili risposte fra le quali i cittadini avrebbero potuto scegliere: «Meglio la rete interrata, meglio i tralicci perché sono coreografici, non mi interessa».
Sarcastica anche l’ultima domanda suggerita: «Ritiene che gli utili di Terna debbano essere utilizzati per fare buoni progetti o per essere divisi fra gli azionisti della società?». Risposte: «Ritengo vadano usati per fare buoni progetti, vanno usati per gli azionisti se posso beneficiarne anche io, mi è indifferente».
«Ci si passi il sarcasmo», concludono i Comitati civici della Valbelluna. «Suggeriamo queste integrazioni a Terna perché ci sembra difficile che un cittadino risponda che preferisce rimanere al buio e senza riscaldamento per cinque giorni (com’è successo in Comelico tre anni fa). È un peccato che quella che avrebbe potuto essere un’opportunità vera per avvicinarsi ai cittadini si sia trasformata in una serie di domande dalle risposte quantomeno scontate. Di domanda ne sarebbe bastata una: preferite le linee sotto terra o tralicci con cavi volanti, brutti e pericolosi, davanti alle Dolomiti?».
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