Gruppi e cori esclusi dal gemellaggio

SANTA GIUSTINA. In paese si respira aria di delusione e di occasione persa. Da venerdì a domenica Santa Giustina celebrerà i dieci anni del gemellaggio siglato con la città brasiliana di Sao Valentim, nella regione del Rio Grande do Sul, terra dove molti veneti e bellunesi hanno cercato a in buona parte fatto fortuna. La scadenza poteva essere l’occasione per fare decollare un rapporto di amicizia, che non è mai diventato dei cittadini. L’amministrazione comunale ha organizzato i tre giorni di permanenza della piccola delegazione brasiliana guidata dal sindaco di Sao Valentim. E per scelta ha tenuto fuori quei gruppi – cori, musicisti e compagnie teatrali – che in questi anni si sono fatti apprezzare dai nostri emigranti nella regione di Rio Grande do Sul e tutto sommato sono stati il biglietto da visita di Santa Giustina in terra carioca.
In questi giorni le varie associazioni hanno ricevuto una comunicazione dal Comune nella quale si invitano le stesse a partecipare ai momenti ufficiali – il consiglio comunale di sabato mattina alle 11 e allo spettacolo ospitato alla sera e che avrà come protagonisti i Cantalaora. Nessuno ha nulla contro il gruppo chiamato dal Comune, ma tra le associazioni ci si chiede perché si è andati a pescare altrove quando il paese offriva gruppi e spettacoli all’altezza, che già hanno raccolto grandi consensi in occasione di viaggi in Brasile. Schola cantorum, Fisorchestra, Coro Oio, il gruppo teatrale Saranno Famosi, solo per fare degli esempi: tutte compagini all’altezza, che se coinvolte per tempo avrebbero certamente offerto la loro collaborazione e che invece sono state tenute ai margini.
Il malcontento c’è, ma i dirigenti incassano con classe: «Effettivamente c’è delusione per non essere stati coinvolti», adice il maestro Alberto Da Ros della Schola cantorum, «d’altra parte l’amministrazione ha ritenuto di gestire autonomamente la cosa ed è libera di fare come crede. Non batto ciglio e non faccio ulteriori commenti».
Anche Dino Dal Pan che dirige la compagnia teatrale I Saranno famosi, sceglie la linea soft, tenendo a sottolineare solo alcune cose: «Noi in Brasile ci siamo andati e dove siamo stati abbiamo avuto un’accoglienza straordinaria. D’altra parte anche in occasione del nostro viaggio non fu possibile organizzare una tappa a Sao Valentim perché nessuno fece nulla per creare un contatto. Segno che si tratta di un gemellaggio che interessa pochi e non coinvolge il paese. Il rapporto tra i due non è mai decollato. Dal Comune è arrivata una mail con il programma e io ho informato i soci».
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