Graziani, donna sindaco «Perchè serve una svolta»

SOVERZENE. Attenzione al sociale e alla salvaguardia della qualità della vita. Questi i punti forti del programma della civica n.2 «Una mano per tutti, Soverzene insieme» che candida a sindaco...

SOVERZENE. Attenzione al sociale e alla salvaguardia della qualità della vita. Questi i punti forti del programma della civica n.2 «Una mano per tutti, Soverzene insieme» che candida a sindaco Sabrina Graziani, 43 anni, libero professionista con un suo studio di design e consulenza aziendale a Soverzene.

È sposata con Mario Mella, che per 20 anni è stato assessore, ed è mamma di Matteo. I suoi hobby sono sport e pittura e attualmente condivide con il marito la passione per l'agricoltura biologica.

«Perché una donna?», inizia Graziani «Perché è necessaria una svolta concreta con cambio di mentalità e approccio nella vita amministrativa. Per me amministrare un Comune significa avere come scopo il raggiungimento del bene di tutti e saper condividere le scelte con voi. La nostra lista, a partire dal candidato Sindaco, si compone di donne e uomini che provengono dal mondo del lavoro e che vogliono offrire parte del loro tempo per il proprio paese e per una corretta gestione delle risorse pubbliche e locali».

I componenti della lista sono il vicesindaco uscente Gian Paolo Savi, l’assessore uscente Fausto Bortoluzzi, Maurizio Alfieri, Sabrina Bortoluzzi, e Laura Savi. «Mi sono candidata a sindaco perché come donna, moglie, mamma e figlia di un genitore di una certa età, credo che oggi dobbiamo pensare a chi abbiamo vicino e ha bisogno di aiuto. Il nostro fine è quello di realizzare un’amministrazione attenta al sociale, al fabbisogno dei più deboli e alla cura del territorio di cui possiamo andare fieri».

I punti del programma? Sociale e qualità della vita: garantire la tutela e sicurezza dei ragazzi in età scolare, assicurando trasporti che permettano loro di raggiungere le sedi scolastiche negli orari previsti senza cambi di mezzi o altre problematiche. Contribuire, come forma di assistenza alle famiglie, al pagamento della mensa per quegli alunni che settimanalmente usufruiscono dell’orario ‘prolungato’. Dare attenzione ai giovani, per i quali la lista propone una serie di strumenti che possano aiutarli a formarsi e a orientarsi, favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro anche grazie al recupero di antichi mestieri artigianali di cui oggi c’è tanta richiesta ma poca disponibilità.

Molta attenzione ad anziani, bisognosi e portatori d’handicap: la lista propone di istituire una Auser che possa garantire assistenza morale e fisica a chi ha bisogno di aiuto, attraverso il coinvolgimento delle tante Associazioni di Volontariato presenti sul territorio.

Sicurezza e ambiente:«Vorremmo porre in sicurezza con un nuovo marciapiede “la passeggiata”», spiega «che nel periodo estivo porta tanti compaesani ad incamminarsi dal Centro fino al Capitello di San Antonio, e vorremmo trovare un sistema effettivamente valido per ridurre la velocità delle auto in via Val Gallina, soprattutto quando la SS è intasata dal traffico. Vorremmo realizzare una pista ciclopedonale sul ponte-diga che attraversa il Piave, in modo da consentire in sicurezza sia per le auto, biciclette e pedoni, il transito da e per Soverzene. Nell’ambito della ristrutturazione dell’ex Municipio, vorremmo installare pannelli fotovoltaici sul tetto per soddisfare il fabbisogno di energia al suo funzionamento. Poi contributi ai cittadini per lo smaltimento dell’Eternit». «Per quanto riguarda le opere pubbliche – continua Graziani - vogliamo sistemare i sentieri silvo-pastorali del territorio Comunale, in particolare quello denominato ‘Sentiero delle caore’, con nuovo collegamento tra il ‘Mulino dei Savi’ e il cimitero: questo permetterebbe di creare un anello turistico di bellezza ambientale. Inoltre proponiamo la ristrutturazione, grazie a finanziamenti europei, della torre medievale di segnalazione sopra la chiesa, l’istallazione di un piccolo parco giochi nei pressi della Grotta, e la costruzione di un parcheggio per biciclette». Poi sport e cultura, un museo etnografico e un servizio internet per la biblioteca, la consulta delle associazioni.

Michele GIacomel

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