Gnomi e folletti, al Roccolo estasiati non solo i bambini

La biblioteca allestita in estate al parco ha fatto il pieno con le sue diverse attività Anna Maria Marta: «Abbiamo cercato anche di promuovere il nostro territorio»

PIEVE DI CADORE

Racconti di gnomi e folletti e leggende del territorio non incantano solo i più piccoli. Spesso, infatti, rappresentano per gli adulti un’occasione di scoprire o riscoprire la storia di luoghi e personaggi.

Non è quindi un caso che la biblioteca degli gnomi del parco del Roccolo, a Pieve di Cadore, continui ad attirare persone di tutte le età.

NON SOLO INTRATTENIMENTO

E l’attività portata avanti non è solo quella di intrattenimento: in campo scendono anche l’accoglienza turistica e la promozione del territorio. «L’area è stata frequentata nei mesi estivi da tantissime persone da fuori zona, ma anche da numerosa gente locale», sottolinea Anna Maria Marta, responsabile dell’animazione della biblioteca degli gnomi, oltre che vice presidente della Pro Loco Tiziano, a cui il Comune ha concesso l’uso degli spazi annessi al Roccolo, «sono anni che coltiviamo un sogno, ossia far sì che le attività al parco del Roccolo crescano sempre più», aggiunge Marta, da maggio scorso alla guida del Consorzio delle Pro Loco del Cadore. «La biblioteca degli gnomi è aperta d’estate perché conta sul volontariato. Chi viene a visitarla chiede anche di poter vedere la casa di Babbo Natale, a cui arrivano ogni anno più di mille letterine». Nei mesi scorsi, oltre all’animazione quotidiana e al prestito dei libri, sono state organizzate letture animate e laboratori. Nella biblioteca degli gnomi si possono trovare circa 150 titoli su temi legati a leggende e fantasia.

«Il nostro scopo è mettere in risalto tutti gli aspetti leggendari legati al nostro territorio, dalle anguane agli gnomi, legando però il tutto alla storia e alla presenza, solo per fare due esempi, del forte di Montericco e delle tracce dell’antico castello», continua Marta, «le iniziative raccolgono apprezzamenti non solo da parte dei bambini, ma anche degli adulti, che possono così venire a conoscenza di aspetti, purtroppo spesso nascosti, della storia dei luoghi».

UN’INIZIATIVA NATA TRE ANNI FA

La biblioteca degli gnomi è nata tre anni fa partendo dal gazebo concesso dal Comune. Quest’anno, grazie a un finanziamento del Bim, il tutto è stato arricchito da spazi destinati alla lettura, con leggio e sgabelli, e dalla sagoma di uno gnomo, presa d’assalto per farsi una simpatica foto. «Vista la chiusura temporanea del bar, è stata svolta anche un’attività di accoglienza delle tante persone che sono arrivate al parco Roccolo», fa presente Marta, «ci impegnamo per promuovere il territorio dal punto di vista turistico. Numerosi visitatori, una volta usciti da qui, sono stati indirizzati verso luoghi di interesse». —

Martina Reolon

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi