Giovani e alcol ora scende in campo anche un attore

Progetto di rete tra Rotary club, le Usl e il volontariato Già coinvolti 13 istituti secondari per circa 500 studenti
FOTO SIMBOLO RAGAZZE - BIRRA 20080712 - ROMA - HTH - ALCOL: UNDER 15, IN DISCOTECA 4 BICCHIERI LUI, 3 LEI. STUDIO ISS; SABATO SERA CONSUMO ABITUALE PER 67% SOTTO I 15 ANNI. Ragazzi bevono birra all'interno di un pub di Roma, in una immagine del 12 luglio 2008. ANSA/ARCHIVIO/FILOMENA LA TORRE/DRN - - Una ragazza al bancone
FOTO SIMBOLO RAGAZZE - BIRRA 20080712 - ROMA - HTH - ALCOL: UNDER 15, IN DISCOTECA 4 BICCHIERI LUI, 3 LEI. STUDIO ISS; SABATO SERA CONSUMO ABITUALE PER 67% SOTTO I 15 ANNI. Ragazzi bevono birra all'interno di un pub di Roma, in una immagine del 12 luglio 2008. ANSA/ARCHIVIO/FILOMENA LA TORRE/DRN - - Una ragazza al bancone

di Martina Reolon

BELLUNO

Un progetto di rete, il cui intento non è utilizzare un approccio moralistico o di tipo “medico”, ma basato sulla responsabilizzazione e sulla fusione tra metodi tecnico-scientifici e arte.

Ieri è stato presentato “INdipendente”, un’iniziativa voluta dai Rotary club di Belluno, Cortina-Cadore e Feltre, con la collaborazione di Usl 1 e 2, Ufficio scolastico territoriale, Comitato d’intesa, Csv e gruppo Inquadrati, la compagnia “I nasi pronunciati” di Mel.

Il progetto intende promuovere il benessere sociale tra i giovani, attraverso la sensibilizzazione nei confronti dei problemi legati all’alcol, «uno dei più grandi che si rilevano in provincia di Belluno», spiega Milena Maia, coordinatore e responsabile del gruppo tecnico di lavoro, composto da 8 persone, «e spesso l’alcol non viene percepito in tutta la sua pericolosità. Il “bere moderato” non è definibile, non esiste una quantità da considerare senza rischio e sicura. Gli alcolici sono sul piano scientifico una droga».

L’iniziativa è rivolta alle classi prime e seconde delle scuole secondarie di primo grado della provincia. Al momento hanno aderito 13 istituti con 22 classi, per un totale di circa 500 alunni. “INdipendente” è partito giovedì nella scuola di San Vito. Il progetto consiste in due incontri in classe, con una psicologa e un attore.

A seguire altri due sul teatro e cinque sul “videatro”. «Per la prima volta», mette in risalto il regista Roberto Bristot, «si mettono insieme un approccio classico e formale e la metodologia teatrale, che aiuta i giovani a prendere coscienza della propria corporeità, passaggio fondamentale dal punto di vista educativo». E i ragazzi, oltre a seguire lezioni sul tema alcol, parteciperanno a laboratori teatrali, il cui risultato sarà la realizzazione di prodotti multimediali (video, spot, cortometraggi) che saranno presentati nella serata conclusiva del progetto annuale, il 21 aprile. «Il piano è triennale», evidenzia Alberto Alpago Novello, presidente Rotary Belluno, «proprio perché per essere efficace necessita di continuità». Il costo del progetto, finanziato da diversi enti privati (tra cui il Consorzio Bim), è di 42mila euro all’anno. «Mettere insieme pubblico e privato non è stato facile», sottolineano Giorgio Zampieri, presidente Comitato d’Intesa e Angelo Paganin, referente della Commissione per il progetto, «ma in questo caso ci siamo riusciti e ne è uscito qualcosa che vede unite realtà associative e istituzionali». E lo scopo di “INdipendente” non è coinvolgere solo i giovani, ma tutti gli adulti di riferimento, dai genitori agli insegnanti, passando per gruppi sportivi e altre forme di aggregazione.

«Quest’anno siamo partiti dalle scuole», afferma Alfio De Sandre, direttore Dipartimento dipendenze Usl 1, «il prossimo anno estenderemo le iniziative al contesto comunitario, in base all’approccio “ecologico”: il bere è uno stile di vita. Per modificarlo bisogna incidere sulla cultura generale della comunità, partendo dall’impegno personale di ogni singolo individuo, che si amplia e diventa un volano all’interno della stessa cultura locale».

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