Giornata del rene, l’Usl 2 spinge sulla prevenzione

FELTRE. Cibi troppo salati, dieta con troppi grassi e abbondanti libagioni. Ma anche antidolorifici assunti a manciate per combattere i reumatismi, regalino climatico del nostro territorio. E ancora,...

FELTRE. Cibi troppo salati, dieta con troppi grassi e abbondanti libagioni. Ma anche antidolorifici assunti a manciate per combattere i reumatismi, regalino climatico del nostro territorio. E ancora, l'alta incidenza del diabete. Tutto questo si traduce in un aumento delle malattie del rene, la più impattante delle quali è l'insufficienza cronica terminale che impone la dialisi per la sopravvivenza del paziente.

In occasione della giornata del rene, celebrata oggi dalla comunità internazionale, l'Usl di Feltre sottolinea l'importanza della prevenzione e della cura al fine di ritardare il più possibile il ricorso alla dialisi, sia essa emodialisi o dialisi peritoneale (che il paziente impara a fare da solo in casa propria). Nel 2013 sono state eseguite dall'équipe del primario Massimo Bertoli ben 1298 visite di consulenza nefrologica per pazienti esterni, compresa la comunità di Primiero, l'Alto Trevigiano e l'Alto Vicentino, rispettando sempre i tempi di attesa previsti dalla Regione. Sono stati seguiti 65 pazienti uremici in trattamento dialitico cronico e sono stati eseguiti 9025 trattamenti dialitici di diverso tipo. I pazienti in dialisi peritoneale domiciliare sono dieci (in un anno sono cresciuti di quattro unità) per 172 visite di controllo, mentre i portatori di trapianto renale sono 38 per 293 visite di controllo. Per permettere poi una migliore riabilitazione dei pazienti in trattamento emodialitico e per rispondere alle esigenze di natura turistica del territorio di Primiero e Feltrino, sono stati accettati tutti i pazienti dializzati provenienti da altre località italiane e straniere che hanno chiesto di essere trattati al Santa Maria del Prato.

Va evidenziato che fino al 2011 l'incidenza, cioè la percentuale di nefropatici che si rivolgevano al servizio già in condizioni di compromessa funzionalità renale, era di 250 casi all'anno, il doppio rispetto alla media regionale.

La quota si abbassa costantemente e l'obiettivo dell'équipe di Massimo Bertoli è quello di mantenere la soglia a un massimo di cento casi annui.

Per far questo, e soprattutto per ritardare il ricorso alla dialisi, si è incrementata l'attività ambulatoriale e si sono aumentate le consulenze. Le impegnative con codice B sono evase in una settimana. (l.m.)

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