Garage interrato e privato nell’area della stazione
Il consiglio approva il nuovo perimetro, ma il progetto ancora non c’è e l’opposizione chiede chiarimenti

CORTINA. Nell’area della stazione di Cortina sarà creato un garage interrato realizzato da privati. Nel recente consiglio comunale è stata approvata dai 9 consiglieri di maggioranza la variazione del perimetro della scheda. I consiglieri di minoranza, per protesta, lamentando «l'illegittimità dell'atto», hanno abbandonato l'aula.
«L’istanza», spiega il sindaco Gianpietro Ghedina, «è relativa all’adeguamento tecnico del perimetro della scheda normativa di Piano Regolatore al fine di adeguarla ad un progetto che non c’è ancora, ma credo che sia in corso di definizione, ottemperando ad un parere di indirizzo dato dal commissario straordinario Carlo de Rogatis, approvato con una delibera a giugno che permette questo tipo di intervento urbanistico. Quello che questo consiglio comunale ha deciso riguarda solamente l’area, la modifica dell’area di pertinenza».
Ad aprile scorso lo Studio Marpillero e Associati di Udine aveva protocollato un'ipotesi progettuale per conto di Alberto Tavano Colussi che propone la realizzazione di un’autorimessa interrata.
Il futuro garage dovrebbe essere creato a sinistra dell'attuale sede dello ski pass, e prevede tre livelli di parcheggi che saranno realizzati in parte sotto terra e in parte fuori per un totale di circa 150 posti auto. La parte esterna verrà coperta da verde pubblico. L'ingresso al parcheggio sarà dalla parte dell'ex stazione dove attualmente viene svolto il mercato due volte la settimana.
Il progetto è in via di definizione e sarà riportato in consiglio comunale con un'apposita convenzione che dovrà definire i rapporti tra il pubblico e il privato e la perequazione, ossia quanto il Comune dovrà ottenere, in cambio della possibilità concessa al privato per realizzare il garage.
«Il privato proponente, a seguito della modifica di questa perimetrazione», dichiara Benedetto Gaffarini, consigliere con delega alla Pianificazione urbanistica, «proporrà e presenterà in Comune un progetto che ancora non c’è agli atti e che in seguito verrà fatto oggetto di convenzione per quanto riguarda il beneficio pubblico, che nell’indirizzo del commissario era quello di monetizzare». Contrari e molto scettici i consiglieri di minoranza, che avevano chiesto il ritiro della delibera dal consiglio per avere ulteriori chiarimenti.
«La delibera», commenta il consigliere di opposizione Alex Verocai, «fa riferimento ad una relazione del responsabile di servizio Stefano Zardini Lacedelli nella quale si propone di variare la scheda riclassificando la zona da verde privato di interesse paesaggistico a zona residenziale consolidata, si propone inoltre di variare la destinazione d’uso del terreno, togliendo l’uso pubblico dei parcheggi che verranno costruiti, sostituendo l’uso pubblico con una sorta di perequazione. Oltre a questo, viene proposto di creare una servitù di accesso al parcheggio privato attraverso una porzione di terreno comunale nel compendio della stazione, che dividerebbe in due l’area e che inficerebbe la possibilità di sviluppare un progetto globale sull’area più importante e strategica del centro. Abbiamo chiesto al segretario lumi sulla legittimità della delibera, ma in consiglio non ci ha risposto. La cosa è alquanto preoccupante».
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