Fusione Sanguinazzi-Carenzoni per scongiurare il fallimento

I conti dell’asilo messi in ginocchio dalle spese legali, l’istituto ha da tempo problemi finanziari L’obiettivo è razionalizzare i costi senza perdere di vista la qualità del servizio offerto
Di Laura Milano

FELTRE. Mettere insieme forze e risorse, umane e materiali, per affrontare la crisi strutturale che attanaglia gli enti assistenziali e che può determinarne la fine a breve termine. Le due Ipab di Feltre, l'asilo Sanguinazzi e l'istituto Carenzoni Monego, sono destinate alla fusione, dunque al compimento di un progetto di cui si parla da oltre dieci anni. La proposta viene dall'assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto, sostenuto dal consigliere Dario Bond che si è fatto portavoce delle richieste feltrine, ed è stato convocato un tavolo operativo a palazzo Ferro Fini. All'incontro dove si sono prospettate nuove forme di gestione per i due enti, erano presenti l'assessore feltrino Giovanni Pelosio ed una rappresentanza dell'asilo Sanguinazzi con il presidente Fabio Maddalozzo, il segretario Angelo Pontin e l'avvocato Davide Fent.

All'analisi delle criticità del Sanguinazzi, è emersa quella della questione giudiziaria conclusasi recentemente che si è tradotta in 66 mila euro, di cui 25 mila di danni e 41 mila di spese legali. «È una spesa che ci mette in difficoltà», hanno ammesso i rappresentanti dell'asilo, «e che ci induce ad accelerare un progetto di cui si parla dal 2002, quello della fusione, e che porterà benefici per tutti». In verità, il nuovo consiglio di amministrazione dell'asilo ha già invertito la tendenza, gli iscritti sono infatti passati da 23 a oltre quaranta e ci sono prospettive di crescita. Questo è stato ribadito per dimostrare che, nonostante le quote di iscrizione dei bambini bastino a coprire le spese di gestione, la fusione non è finalizzata a trasferire le criticità finanziarie da un ente all'altro, ma semmai per valorizzare e potenziare le risorse in un'ottica di risparmio ed efficienza.

L'assessore comunale Giovanni Pelosio, ad esempio, si è detto pronto a fare la sua parte studiando la possibilità di delegare alla futura Ipab nuove funzioni a servizio della collettività e ora in capo al Comune. «È un quadro che dobbiamo disegnare insieme», ha detto l'assessore Pelosio. «Una cosa è certa: in tempi di casse esangui è necessario avviare un percorso di razionalizzazione senza mai perdere di vista la qualità del servizio».

Sulla falsariga, il capogruppo del Pdl in Regione, Dario Bond: «Sia l'asilo Sanguinazzi che l'istituto Carenzoni svolgono un ruolo di primo piano a Feltre», ha premesso il consigliere. «Se vogliamo che la loro attività prosegua a pieno regime, dobbiamo studiare delle formule che le rendano più solide sia dal punto di vista economico che amministrativo. Va detto che il progetto di fusione è indipendente dal precetto di 66 mila euro, ma mette in evidenza la fragilità dell'attuale sistema che va rinsaldato e potenziato».

L'asilo che nel recente passato ha subito i contraccolpi della nota vicenda giudiziaria, ha rialzato con grande motivazione la testa. Il presidente Fabio Maddalozzo, sostenuto da una schiera di genitori interessati a difendere la struttura e a favorirne la crescita, rilancia un appello ai genitori feltrini: «Non ci sarà alcuna battuta d'arresto, l'attività dell'asilo andrà avanti con nuovo vigore. Siamo pronti a partire con nuove iniziative».

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