Forte ondata di maltempo, il Bellunese in ginocchio: aggiornamenti in diretta
BELLUNO. E' una vera e propria alluvione quella che sta colpendo la provincia di Belluno, con piogge incessanti iniziate venerdì e tuttora in corso, nella mattinata di domenica 6 dicembre.
LE PREVISIONI DI OGGI.
Secondo il sistema di allertamento meteo gestito dall’agenzia regionale Arpav il tempo di martedì 8 dicembre sarà in peggioramento, specie dalla tarda mattinata, con precipitazioni in intensificazione nel corso della mattinata, a partire dalle zone prealpine occidentali in estensione a quelle orientali e alle Dolomiti nelle ore centrali. Da metà giornata le precipitazioni saranno diffuse e continue localmente abbondanti. Il limite neve sulle Prealpi sarà sui 600/800 m al mattino e risalirà sui 900/1100 m dal pomeriggio/sera, generalmente fino a fondovalle sulle Dolomiti. Sono previsti altri 40/60 mm, localmente 70 mm, con altrettanti cm di neve sopra i 1200 m, un po' di più in quota per neve soffice.
Temperature. Generalmente stazionarie in alta montagna, in lieve diminuzione nelle valli, con escursione termica giornaliera piuttosto ridotta per l'insistente copertura nuvolosa. Su Prealpi a 1500 m min -3°C max 0°C, a 2000 m min -7°C max -3°C. Su Dolomiti a 2000 m min -5°C max -3°C, a 3000 m min -11°C max -8°C.
Venti. Nelle valli deboli o moderati per locali rinforzi da est; in quota tesi anche forti da sud-est, a 30/45 km/h a 2000 m e a 35/50 km/a 3000 m.
LIBERATA NELLA NOTTE ORNELLA DI LIVINALLONGO.
Il paese era rimasto isolato a causa delle abbondanti precipitazioni nevose. Pompieri al lavoro senza tregua per aiutare la popolazione bellunese.
OTTO PERSONE INTRAPPOLATE NEI RIFUGI AL PASSO GIAU
I vigili del fuoco stanno operando a passo Giau, dove è necessario raggiungere tre rifugi dove ci sono otto persone che hanno bisogno di carburante e si trovano all’interno dei rifugi. Sta operando il gatto delle nevi dei vigili del fuoco, che sta salendo dal lato di Cortina del passo.
Anche a Passo Valles ci sono persone in difficoltà, che devono essere evacuate. Sono otto. Sta operando il gatto delle nevi della società degli impianti sciistici, in arrivo anche una fresa di Veneto strade. I vigili del fuoco sono sul posto per tagliare gli alberi che hanno invaso la sede stradale e permettere così ai mezzi di arrivare sul passo.
INTERVENTI IN ALPAGO E A S.STEFANO
A Santo Stefano i pompieri stanno pulendo le strade invase da detriti e alberi, in Alpago continuano gli interventi di rimozione del fango lasciato dagli allagamenti di domenica.
IL VENTO SCOPERCHIA GLI EDIFICI NEL FELTRINO
Ci sono interventi in corso anche nel Feltrino, per i danni causati dal vento che ha scoperchiato alcuni edifici.
Ieri sera si è insediato in anticipo il nuovo comandante dei vigili del fuoco di Belluno, l’ingegner Antonio Del Gallo
ATTENZIONE AGLI ALBERI SULLE STRADE
Le nevicate abbondanti e gli smottamenti sono un mix che ha fatt o strage di alberi. Alcuni sono caduti sulle strade. La strada statale 52 Carnica ha problemi per piante cadute sulla sede stradale sia tra Padola e il confine di passo monte Croce Comelico, sia tra Candide e Sega Digon, per alberi caduti. Stessa situazione verso il Friuli al passo della Mauria. Alle 13 riaperta la strada tra Candide e Sega Digon.
NEVE AL SUOLO.
Neve al suolo all'8 dicembre: a Cortina 94 cm; Ra Valles 302cm, Arabba 130cm, Auronzo 28 cm, Passo Falzarego 176 cm. Dati Arpav
MISURINA SOTTO DUE METRI DI NEVE
Pioggia a valle, tanta neve in quota. Continuano i disagi per l’ondata di maltempo che da venerdì sera sta interessando la provincia di Belluno.
A Misurina, dove ci sono oltre due metri e mezzo di neve, gli abitanti sono stati isolati per la chiusura delle strade di accesso al paese, e sono anche senza energia elettrica. Ko la rete cellulare, funzionano solo i telefoni fissi. L’appello del sindaco di Auronzo è di continuare a evitare anche oggi qualsiasi spostamento non strettamente necessario.
Grossi disagi anche a Val di Zoldo: la frana caduta sulla Sp 251 blocca l’accesso alla valle e il Passo Staulanza è aperto solo ai veicoli dotati di gomme da neve in buono stato e catene. La rete internet non funziona in gran parte del territorio, probabilmente a causa della seconda frana caduta ieri e che potrebbe aver travolto i cavi
ALTO RISCHIO VALANGHE
Il governatore Zaia mantiene il suo appello a non uscire: «Il mio appello è stare a casa per dare modo ai mezzi che stanno lavorando di operare al meglio».
I fiumi in piena, i torrenti in esondazione, lo stillicidio di frane e il rischio valanghe per cui Zaia ha fatto appello alla popolazione veneta. Limite delle nevicate più basso. Dal Piave all'Adige, la situazione aggiornata
CASA DI RIPOSO EVACUATA A PUOS
Alle 10 di questa mattina, domenica 6 dicembre, è iniziata l'evacuazione della casa di riposo di Puos, resasi necessaria perchè durante la notte è tracimato il torrente Cornei con diverse abitazioni coinvolte dai pesanti allagamenti. Il sindaco di Alpago Soccal ha già individuato una struttura alberghiera per ospitare la popolazione che ha dovuto lasciare la propria casa.
La struttura per anziani presente in zona, che ospita 76 persone (tutte Covid negative), ha subito danni agli impianti elettrici ed è stata evacuata. Con la collaborazione del SUEM 118 sono tati reperiti 52 posti (50 casa di riposo Pieve e 2 in ospedale). I restanti ospiti saranno ospitati in altri centri nel Feltrino
Conclusa, alle 16.30, l’evacuazione.Tutti i 76 ospiti, covid negativi, sono stati accolti in strutture del territorio (40 nella RSA Marmarole di Pieve di Cadore dove è stato inviato anche il personale della casa di riposo di Puos, 14 in ospedale a Feltre, 12 nella RSA di Ponte nelle Alpi, 4 nella RSA di Santa Croce, 2 in ospedale a Pieve i Cadore e 4 persone sono state accolte a domicilio dai familiari). Da segnalare anche la disponibilità data dalla casa di riposo di Pedavena, non utilizzata.
I mezzi inviati dal CREU e coordinati dalla Centrale Suem 118 dell’Ulss Dolomiti sono stati 32. Oltre agli equipaggi dell’Ulss Dolomiti hanno collaborato ai trasferimenti le associazioni: Vola, Croce Rossa Italiana Belluno, Eva Alpago, Croce Verde Marca, Protezione Civile Mareno, ESAM, Croce Azzurra, Croce Bianca Montebelluna, Croce Verde Marcon, Prealpi soccorso, Protezione Civile Casale, Croce Rossa Mestre, Treviso, Mareno, Venezia, Noale..
TURISTI
il maltempo non ferma i turisti, neppure le strade mezze chiuse, le frane e gli smottamenti. Arrivano infatti delle segnalazioni da Auronzo dove ci sono dei turisti che vorrebbero andare a Cortina e che si lamentano perchè questo non è possibile, o è vivamente sconsigliato.
E' previsto un peggioramento delle condizioni meteo, con l'arrivo di forti nevicate in quota. E di conseguenza vengono valutati dei rafforzamenti per i controlli delle strade, per limitare gli spostamenti fuori dai paesi e verso le località turistiche. Lungo l'Alemagna, tra l'altro, questa mattina ci sono stati degli smottamenti seri, e si transita a senso alternato. E' di questa mattina anche la notizia che il sindaco di Alleghe ha bloccato degli scialpinisti che stavano partendo per una escursione.
VIABILITA'
E' stata riaperta l'Alemagna, a Vodo di Cadore, ma solo a senso unico alternato. Era stata chiusa per uno smottamento. Chiusa la strada regionale 348 Feltrina, per allagamento nel sottopasso di Anzù, è solo l'ultima delle decine di strade che sono state bloccate per frane e allagamenti: tutti i passi dolomiti di Veneto Strade sono chiusi, come anche passo Monte Comelico. Chiuse l'Agordina a Cencenighe per frane e la strada provinciale tra Lamon e Zavena, che sono state poi riaperte. Chiuse per rischio frane moltissime strade in Agordino e in Alpago (Lamosano).
IL COMUNICATO DI VENETO STRADE
La situazione della viabilità nel bellunese da sabato 5 dicembre è estremamente pesante, non solo per le nevicate sopra i 1500 metri (1,2 metri di neve caduti in poche ore) ma anche per le abbondanti piogge. “Stanotte nel Feltrino e in Alpago ci sono state delle vere e proprie “bombe” d’acqua - spiega il direttore generale di Veneto Strade, Silvano Vernizzi - di oltre 300 millimetri, particolarmente colpita la zona dell’Alpago dove ci sono alcune frazioni isolate. Le strade sono allagate e ci sono numerosi smottamenti. Nonostante le difficoltà stiamo lavorando senza sosta per ripristinare la normalità”.
Novantacinque gli operatori di Veneto Strade coinvolti direttamente, oltre ai dipendenti di 15 ditte esterne per un totale di 200 persone che da venerdì sera sono sulle strade. La frana più importante si è verificata sulla Sp 251 della Val di Zoldo e Val Cellina in comune di Forno di Zoldo in località Soffranco. “Purtroppo per ripristinare completamente la circolazione ci vorranno una ventina di giorni - aggiunge Vernizzi - fermo restando le condizioni meteo che non sono buone per il momento. Bisognerà mettere in sicurezza il versante di frana. Per i residenti ci sono comunque strade alternative”.
La situazione è sotto controllo, nella notte ci sono stati 4 smottamenti sull’agordina prontamente sistemati tanto che dalle 7.30 la strada era percorribile. Il maltempo colpisce anche la pianura con uno smottamento sulla Gardesana in comune di Malcesine dove da stamane operai di Veneto Strade lavorano per cercare di riaprire la strada entro mezzogiorno.
“Come detto le previsioni indicano un abbassamento delle temperature e nevicherà sotto i 1300 metri - dice il direttore generale di Veneto Strade - la neve fresca si poggerà su quella gelata e quindi si creerà uno scivolo perfetto per le valanghe. Quindi il mio appello è stare a casa per dare modo ai mezzi che stanno lavorando di operare al meglio. Il ponte dell’Immacolata insomma inizia da martedì “.
CHIUSA A27
L'autostrada A27 Venezia-Belluno è stata chiusa precauzionalmente, a causa del maltempo, nel tratto tra Fadalto e Belluno, in direzione del capoluogo. Lo comunica la Società Autostrade per l'Italia. L'interruzione è necessaria all'effettuazione di verifiche sul versante esterno al tracciato autostradale interessato nella notte da violenti nubifragi.
Sul luogo dell'evento sono intervenuti le pattuglie della Polizia stradale ed il personale della direzione 9/O tronco di Udine di Autostrade per l'Italia. Per consentire la riapertura del tratto è già stata avviata la realizzazione di una corsia in deviazione.
VALANGA A ROCCA PIETORE
Una valanga è caduta sull'hotel Genzianella di Rocca Pietore. "La situazione è critica come negli altri comuni perchè piove da tante ore anche oltre i 1500 metri - spiega il sindaco De Bernardin - la zona sopra l'albergo non è valanghiva ma si è mossa una piccola valanga che è arrivata sui muri dell'albergo e ha sfondato una porta e una finestra riempiendo le sale di neve. I vigili del fuoco volontari di Caprile la stanno tirando fuori. Nessuno si è fatto male".
LA SITUAZIONE A BELLUNO
Ponte bailey chiuso, come chiusa è anche via Miari per l'ennesima frana caduta. Con un video girato sulle rive del Piave il sindaco Massaro ha illustrato la situazione. Ci sono oltre 800 famiglie senza luce elettrica, tra Castion, Sopracroda, Antole. L'enel ha avuto difficoltà ad intervenire per il forte maltempo nella notte. Ci sono piccole frane sul territorio, e c'è preoccupazione per la zona del Nevegal dove c'è parecchia neve ma dove sta ora piovendo.
ALLAGAMENTI
E' sott'acqua tutto l'Alpago nella parte bassa, con torrenti tracimati che hanno invaso strade, piazze e case. Compresa la casa di riposo di Puos che in questo momento, alle 9.30, viene evacuata. Sul posto decine e decine di ambulanze, sanitari, forze dell'ordine, volontari, il Comune per portare altrove gli anziani ospiti. Sott'acqua una intera ala, le sale da pranzo, le cucine. Problemi di luce e riscaldamento. Molti allagamenti anche nel Feltrino, per la tanta pioggia e l'uscita di torrenti dagli alvei.
QUI AURONZO
La situazione ad Auronzo: sabato sera il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, coordinati dall’ufficio tecnico comunale, ha limitato i danni di una nuova esondazione del Rio Oliva, proprio sopra al cimitero di Villagrande, la cui acqua aveva iniziato a fuoriuscire nella sottostante via Venezia, come accaduto il 29 luglio scorso con l’invasione di fango e materiale legnoso nel centro del paese.
Misurina è isolata da quando la SP 49 di Misurina che scende a Carbonin e la SP 48 delle Dolomiti, da località Ligonto a località Alverà, erano state chiuse con ordinanza di Veneto Strade. La strada era comunque rimasta aperta per il transito di mezzi di emergenza. Oggi pomeriggio, a causa del crollo della carreggiata della SP48 delle Dolomiti in località Somprade, la strada non è più transitabile nemmeno dai mezzi di soccorso isolando del tutto la Perla delle Dolomiti, dove al suolo si contano 150cm di neve. Sul posto tempestivo l’intervento di Veneto Strade e dei Carabinieri Forestali della stazione di Vigo.
IL PIAVE
Il ponte bailey a Belluno è stato chiuso nelle prime ore della giornata, il livello del Piave è molto alto, appena sotto l'argine a Lambioi. Sorvegliati anche tutti gli altri fiumi e torrenti a partire dal Cordevole sulla 203 agordina.
È il Piave il grande osservato speciale. Nel Trevigiano il fiume ha allagato completamente le aree golenali e a Fagarè ci sono state le prime evacuazioni. A Fregona, sempre nel Trevigiano, una frama si è portata via parte di un’abitazione vicino alla grotte del Caglieron.
Timori anche nel Basso Piave, in provincia di Venezia, dove tutti i sottopassi sono stati sbarrati e dove l’onda di pianea si sta avvicinando mentre il mare inizia anch’esso a salire (la punta massima di marea è prevista per il pomeriggio) e quindi a ricevere di meno l’acqua dei fiumi Piave, Livenza e Tagliamento.
GOSALDO ISOLATO
Isolato il paese di Gosaldo che va ad aggiungersi a quello di Cibiana, a Misurina e parzialmente alla vallata di Zoldo. A Gosaldo è chiusa la provinciale 347 da Forcella Aurine verso il Don, chiuso il passo Cereda, chiusa la provinciale 3 che collega il paese a Rivamonte. Chiusa anche la sp 2 della Valle del Mis per smottamenti e cedimenti di alberi e della carreggiata. In valle del Mis le frazioni di Ren e Coltramai sono isolate perchè è crollato il ponte di accesso. Il crollo ha coinvolto anche un mezzo dei vigili del fuoco. "Hanno sentito il terreno cedere - spiega il sindaco di Gosaldo - e hanno fatto in tempo a scendere, poi il ponte è crollato".
VAL DI ZOLDO E CIBIANA
La Val di Zoldo è bloccata per una grande frana caduta a Mezzocanale, accesso solo dal passo Staulanza. Anche Cibiana è isolata, per una frana vicino al ponte verso Venas, e una situazione precaria verso Zoldo. Altre frane sono cadute in paese a Cibiana.
Impossibile accedere a Misurina per tutte le strade chiuse. Ma ci sono frazioni isolate ovunque, in tutto l'Agordino.
SENZA LUCE
Sono migliaia le famiglie senza corrente elettrica: a Zoldo in 1500, a Trichiana 246, a Longarone 129, a Feltre 39, a Castion 885, a Misurina 32, ad Agordo 1135, a Saviner 58, Alleghe 20, Pescul 386.
LA NEVE
Non c'è una emergenza in questo momento, c'è però la 51 bloccata a Vodo per frana, quindi Cortina non è raggiungibile, perchè sono chiusi tutti i passi. Le squadre degli operai hanno potutto liberare le strade del centro di Cortina
EVACUATA UN'ALTRA CASA A GOSALDO, DONNA SALVATA CON L'ELICOTTERO
È stata recuperata anche la coppia di villeggianti rimasta bloccata nella propria abitazione in località Botter, dopo la caduta di una serie di grane lungo la stradina di 300 metri che da Col Tamai, parcheggio dell'auto, porta alla casa. Già domenica i soccorritori avevano sentito marito e moglie di Martellago (Venezia), assicurandosi stessero bene. Lunedì mattina l'uomo si è avventurato da solo ed è riuscito a superare gli smottamenti arrivando fino a Ren, dove, al di là del ponte crollato, ha visto un dipendente del Comune che ha allertato il 118. Una squadra del Soccorso alpino di Agordo assieme a due Vigili del fuoco, ha superato il torrente tramite una passerella.
Dopo aver oltrepassato le frane, i soccorritori hanno quindi raggiunto la moglie, di 78 anni, rimasta a casa. Poiché non sarebbe stato possibile per lei tornare a ritroso con la squadra, la donna è stata recuperata dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che la ha imbarcata con un verricello di 10 metri e trasportata a Lambroi. Nel rientrare i soccorritori hanno preso con loro anche il marito, rimasto in attesa a Ren. Il Soccorso alpino di Pieve di Cadore ha invece accompagnato personale tecnico impegnato nel ripristino delle linee telefoniche. Su richiesta del sindaco di Falcade, il Soccorso alpino della Val Biois sta sgomberando i tetti di alcune strutture gravate dal peso della neve.
CINQUE FAMIGLIE EVACUATE A PERAROLO
La Busa del Cristo torna a fare paura. Nel tardo pomeriggio di lunedì la svolta. Evacuate quattro famiglie nonostante i dubbi avanzati dal sindaco Pier Luigi Svaluto Ferro che ha provato quantomeno a rinviare la decisione. Di parere contrario il Prefetto di Belluno Adriana Cogode che ha spinto per l'evacuazione, attuata nel tardo pomeriggio. Timori fondati: la frana della Busa del Cristo è tornata a muoversi sotto la spinta di pioggia e neve. Stando al parere dei tecnici, anche con una forza maggiore rispetto al 2018. Difficile al momento prevedere quando le 5 famiglie evacuate potranno rientrare nelle rispettive abitazioni, nel frattempo sull'intero abitato di Perarolo è stato ripristinato il monitoraggio a vista da parte della protezione civile.
ALLERTA ROSSA PER IL PIAVE
La Protezione civile del Veneto ha emesso un nuovo bollettino valido fino alle 14 di mercoledì 9 dicembre, nel quale si conferma lo stato di allarme («allerta rossa») per criticità idraulica e idrogeologica per il bacino del Piave Pedemontano, e per criticità idraulica nei bacini Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta-Bacchiglione, Livenza, Lemene e Tagliamento.
Il bollettino valanghe evidenzia che per martedì sono previsti ulteriori 35-40 centimetri di neve fresca a 2000 metri e altrettanti per mercoledì. Sono da aspettarsi molte grandi valanghe, anche nubiformi, lungo i pendii ripidi in tutte le esposizioni. Alle quote basse e medie previste valanghe di slittamento lungo i pendii ripidi a fondo erboso. Il pericolo di valanghe è 5-molto forte (rosso) nelle Dolomiti oltre i 2000 metri e 3-marcato (giallo) nelle Prealpi.
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