Folla immensa per Monica «Il suo sorriso, la sua solarità»

VAL DI ZOLDO . L’hanno immaginata, zaino in spalla, là sulle sue crode, quelle dove aveva scelto di vivere, sopra al Bosconero. Una folla immensa ha voluto ricordare ieri Monica Campo Bagatin, l’“anima” del rifugio Bosconero scomparsa per un male incurabile a 53 anni. «Monica», ha detto Domenico Sagui past-president del Cai, «è il Bosconero, lei è stata la migliore immagine per questo punto della sezione Cai di Val di Zoldo, per la sua solarità». Le persone che hanno gremito la chiesa sono arrivate da ogni parte del Nord Italia per rendere omaggio ad una ragazza per la quale non ci sono parole per descriverne la bontà. Ha sempre dato anima e cuore e ha sempre condotto il rifugio come fosse la sua casa. «Sicuramente», mette in evidenza Renzo Scussel presidente di Rio Jordao di Forno, «Monica è stata una persona meravigliosa che ha dato tantissimo al Rifugio Bosconero ed ha anche ricevuto soddisfazioni. È stato la sua vita».
La chiesa di san Floriano a Pieve di Val di Zoldo ed il sagrato della chiesa non avrebbero contenuto un ago in più, tanti amici erano arrivati per questo ultimo saluto e anche rappresentanti di tutte le associazioni. «Siamo vicini alla famiglia», dice Fortunato Panciera capogruppo della sezione alpini di Val di Zoldo, «alla quale mandiamo un abbraccio da parte di tutti gli alpini. Monica mancherà ai valligiani e ai turisti. Ci mancherà per il suo sorriso contagioso, la sua spontaneità, semplicità e gentile accoglienza».
Anche il tempo bellissimo e i colossi dolomitici sono stati un valore aggiunto in onore di Monica. Il coro parrocchiale accompagnato dalle note vibranti dell’organo con l’organista Massimiliano Bobbio e il duo con l’arpa e il violino hanno reso ancora più solenne la cerimonia, per una atmosfera commossa, emozionante. All’omelia, don Ottone di Belluno ha tratteggiato la figura di questa ragazza dal sorriso inebriante: «Lassù c’era una bella accoglienza, come un fiore nelle sue mani, senza perché, gratuito».
Un mini concerto di violino e arpa delicato e armonioso ha chiuso il funerale, a simbolo dell’anima di Monica. —
Mario Agostini .
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