Finto magistrato romano condannato per la truffa

SAPPADA. Finto magistrato condannato. La procura aveva chiesto otto mesi e 400 euro per truffa a Tiziana Giordano e il giudice Cittolin è salita a un anno più 600 euro. Il truffato era un mobiliere di Sappada, che ha avuto un risarcimento di 25 mila euro, a fronte di un prestito di 39 mila. L’altra imputata in concorso, Marisa De Bettin, aveva patteggiato un anno e quattro mesi.
L’udienza di ieri mattina (una delle due scampate alla quarta settimana di sciopero degli avvocati) doveva cominciare con le eventuali repliche, ma il pubblico ministero Rossi non ha preso la parola, di conseguenza ha dovuto tacere anche il difensore Rui. Cittolin è uscita dalla camera di consiglio con una condanna, le cui motivazioni saranno a disposzione tra 80 giorni. Casomai l’avvocato volesse presentare appello.
Il mobiliere ha versato tutti questi soldi in cinque mesi, quasi tutti in contanti a De Bettin. Doveva essere un prestito per la ristrutturazione di una casa che in seguito sarebbe stata rivenduta. L’uomo aveva ricevuto rassicurazioni da parte di un sedicente magistrato romano, che diceva di chiamarsi Tiziana Angiolini. In realtà, dall’altra parte del cavo c’era Tiziana Giordano.
Marisa era un’amica di famiglia ed è per questo che si era sentita autorizzata a chiedergli dei soldi per rimettere a posto questa abitazione di Sappada. L’uomo non si è posto alcuna domanda e, fidandosi pienamente, ha fatto tre accessi alla propria banca, prelevando 18 mila euro la prima volta, 15 mila la seconda e 6 mila la terza. Tutto in contanti, tranne un assegno da 2 mila. Nessuna precauzione, nessun bonifico e mancherebbero anche le movimentazioni bancarie. I soldi non sono tracciabili, quello che esiste è una serie di scritture private, nelle quali la parte offesa ricorda di avanzare il denaro, solo apparentemente garantito. Il mobiliere ha anche incontrato Giordano a Sappada e per lei ha raccontato di aver svolto lavori domestici. Le prime volte la donna non era neppure scesa dall’auto, in seguito la vedrà anche a figura intera e sarà in grado di riconoscerla in una fotografia, che gli sottoporranno i carabinieri di Santo Stefano. All’inizio i raggirati erano quattro per 100 mila euro, anche per costose spese mediche.
De Bettin ha chiuso con un patteggiamento e, visto com’è andata, avrebbe fatto una scelta migliore andando al dibattimento. Giordano ha preso quattro mesi in meno, al di là del risarcimento.
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