Finti funzionari Unicef truffano una donna di 4 mila euro

FELTRE. I metodi cambiano, il pericolo delle truffe è costante. Ieri mattina è stata una donna feltrina a cadere nella rete tesa da due uomini che dopo averla marcata stretta e riempito la testa di bugie e storie più o meno verosimili sono riusciti a farsi consegnare quattromila euro sull’unghia. Una truffa escogitata nel dettaglio dai due uomini sui quali indagano i carabinieri di Feltre che allertano la popolazione ribadendo la necessità di diffidare di estranei che si propongono come volontari o addetti di questo o quell’altro ente o associazione.
Ieri mattina, complice il mercato di martedì, i due truffatori, descritti tra i 50 e 60 anni, vestititi di tutto punto e sciorinando un italiano con accento francese, hanno studiato quale potesse essere la loro vittima e poi sono entrati in azione, individuando una donna che aveva parcheggiato la propria auto a Pra’ del Moro.
La chiave per dare via al raggiro è stata quella di spacciarsi per funzionari dell’Unicef. Sono riusciti ad avvicinare la donna cominciando a chiederle alcune informazioni generiche dopodiché hanno cominciato a parlare della possibilità di fare una donazione importante per l’organismo emanazione dell’Onu che si occupa dei bambini. La donna si è lasciata convincere e si recata nella filiale cittadina della banca dove tiene il proprio conto corrente. I due l’hanno attesa fuori, mentre la donna ritirava la somma di quattromila euro in contanti. Una volta all’esterno li ha consegnati ai due truffatori che si sono rapidamente allontanati risalendo su un’auto bianca. L’accordo, a parole, di usare quel denaro per una cospicua donazione, era naturalmente solo una scusa per mettere le mani sul denaro.
Dopo che i due se ne sono andati, la donna ha metabolizzato l’accaduto e si è resa conto di essere caduta in una trappola. A quel punto si è rivolta ai carabinieri di Feltre che puntano a segnalare la possibile presenza sul territorio di queste persone che potrebbero cercare altre vittime da spennare. L’allarme è lanciato, (r.c.)
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