Fienili spostati di peso a Rocca

ROCCA PIETORE. Prima fa caldo, poi arriva la pioggia, poi la neve, poi ancora il freddo e le strade diventano lastre di ghiaccio. Giornata di ordinaria emergenza a Rocca Pietore, dopo un sabato spazzato dal vento, con i fienili della zona di Malga Ciapela addirittura spostati dalla furia delle raffiche che hanno soffiato fino a 150 chilometri all’ora. Strutture in muratura e legno che erano lì da chissà quanti anni si sono ritrovate scoperchiate o spostate di peso.
Il Comune è impegnato a tenere praticabili le strade del territorio, Veneto strade si occupa di quelle di propria competenza. E poi ci sono le società degli impianti di risalita, le Funivie Marmolada e la società Padon che guardano con preoccupazione al meteo.
Il caldo ha rovinato gravemente lo stato della pista di rientro da passo Fedaia a Malga Ciapela, che era stata realizzata con grande lavoro e dispendio economico dagli impiantisti, portando addirittura la neve con i camion dal passo Giau. Ora si spera nel ritorno del freddo e qualcuno parla anche di possibili nevicate previste per venerdì.
«Sarebbe davvero indispensabile» commenta il sindaco De Bernardin che registra le sempre maggiori difficoltà che vive il suo territorio, dal punto di vista economico, negli ultimi anni. L’anno scorso la troppa neve, i black out, le valanghe, quest’anno l’assenza della neve e le alte temperature.
Una delle conseguenze è la mancanza del lavoro stagionale, che riguarda molti abitanti di Rocca Pietore: «Ci sono persone che restano a casa, in attesa che la situazione migliori, che arrivino i turisti».
Ma occorre cominciare a pensare, dice il sindaco, ad un turismo diverso da quello dello sci: «Già ora il 40 per cento dei turisti che vengono in inverno dalle nostre parti non scia. Occorre dare a questi ospiti delle attività alternative, dal fondo, alle ciaspe, alle escursioni. Basta vedere cosa stanno facendo i nostri vicini».
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