Festa per l’arrivo del nuovo parroco

Monsignor De Vido ha fatto ieri il suo ingresso ufficiale, accolto con calore dalla comunità del paese cadorino

VIGO DI CADORE

Nella cornice di una splendida giornata di sole la comunità di Vigo ha dato il benvenuto a Mons. Renato De Vido “Peruto” e per il nuovo Pievano è stato davvero un bagno di folla, con tanti fedeli giunti anche da S. Vito, il suo paese d’origine.

Da oltre un anno, ovvero dopo il trasferimento di don Andrea Constantini alla Parrocchia di Falcade, tutti i vigesi attendevano con trepidazione la nomina di un nuovo pastore. Già presente peraltro in parrocchia da 14 mesi come “amministratore parrocchiale” don Renato ha saputo farsi apprezzare da tutta la comunità d’Oltrepiave per le sue qualità umane e religiose, entrando davvero nel cuore di tutti, ed è per questo che la sua nomina è stata salutata con grande entusiasmo.

Monsignor De Vido - come ha ricordato l’Arcidiacono del Cadore Mons. Renzo Marinello - è nato a S. Vito di Cadore il 24 maggio 1946, penultimo di 8 fratelli ed è stato ordinato sacerdote da Sua Santità Paolo VI il 17 maggio 1970 a Roma, dove ha poi continuato gli studi fino al 1974. Quindi è stato impegnato in diversi uffici: cappellano all’ospedale di Belluno e Cortina, insegnante nel 1974-75, segretario della Visita Pastorale e della Pastorale Famigliare, nonché segretario del Vescovo Maffeo Ducoli dal 1975 al 1978, ruolo chiave e delicatissimo. Dal 1978 al 1986 è stato insegnante di religione in seminario, quindi dal 1986 al 2004 parroco Decano di Cortina d’Ampezzo. Fu il primo sacerdote di origine bellunese ad assumere quell’incarico dopo il passaggio della Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo dalla diocesi di Bressanone a quella di Belluno-Feltre e, come ricordato sempre dall’Arcidiacono, “egli seppe inserirsi con garbo e in modo perfetto in una realtà molto impegnativa, facendo del bene ed ottenendo da tutti grande rispetto”. Nominato in seguito Rettore del Seminario Gregoriano di Belluno, “ha agito con grande sapienza, fede ed impegno conducendo all’altare numerosi giovani”, ed oggi, nonostante la nuova nomina, resterà ancora tra gli insegnanti dei Corsi teologici e dell'Istituto superiore di scienze religiose. Il nostro è il 39° Pievano nella millenaria storia della Parrocchia di Vigo e si inserisce in una scia di sacerdoti di spicco della chiesa cadorina, tra i quali alcuni “Arcidiaconi”: dal primo “presbiter” Enrico del 1186 a Vendramino Soldano, da Tiberio Pilotti a Valentino e Dionisio Da Rù, fino a Don Pietro Peruzzi e Mons. Giovanni Maria Longiarù. Sappiamo che Mons. Renato, per il suo carattere sobrio e schivo, avrebbe desiderato che il suo insediamento si fosse tenuto in modo semplice, dall’altra parte l’intera comunità d’Oltrepiave ha desiderato solennizzare al massimo questo avvenimento, proprio per ringraziarlo della sua disponibilità, così da diversi giorni numerosi volontari hanno provveduto ad addobbare i paesi ed organizzare per la giornata di domenica una vera festa popolare.

Mons. Renato è stato così accolto dalle autorità e dalla comunità di Piniè presso la chiesetta della SS Trinità. Da qui in corteo ha raggiunto Laggio e la chiesa di S. Antonio Abate, dove ha ricevuto il benvenuto dai laggesi e dal Capitolo di S. Antonio. Poi è giunto in piazza di Vigo in un mare di folla ed è stato quindi accompagnato davanti la chiesa di S. Martino da autorità, associazioni di volontariato e intera comunità in corteo aperto da tutti i figuranti del Palio con tamburini e sbandieratori. All’ingresso della pievanale ha incontrato i suoi allievi del Seminario ed i chierichetti e dopo la consegna di un mazzo di fiori da parte dei bimbi dell’asilo, si è tenuta l’antica cerimonia di consegna delle chiavi della chiesa, che ha sancito ufficialmente il suo ingresso nel tempio. Sono seguiti i messaggi di saluto da parte del Sindaco di Vigo e dei rappresentanti delle associazioni. Nell’omelia Mons. De Vido ha ricordato la figura del patrono S. Martino, di cui ha riproposto l’attualità dei valori di carità e disponibilità verso il prossimo. Alla fine della cerimonia sul sacrato si sono esibiti gli sbandieratori e i tamburini e la giornata si è chiusa alle 17 con il concerto dei cori Sorgenti del Piave di Sappada e Oltrepiave di Vigo nella pievanale.

Walter Musizza

Giovanni De Donà

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