Fenti: «Non realizzate la centralina sulla Liera»
Per il geologo c’è il rischio di effetti negativi sulle sorgenti di Campion la cui acqua viene utilizzata a scopo idropotabile dalla popolazione di Canale

CANALE D'AGORDO. «È irrazionale (in ogni caso grossolanamente imprudente) permettere che venga realizzata una centralina sulla Liera, a monte delle sorgenti. C’è il fondato rischio che tale opera abbia effetti negativi sulle stesse, utilizzate a scopo idropotabile dalla popolazione di Canale e, a quanto pare, in futuro anche di Cencenighe». Parole del geologo agordino Vittorio Fenti circa il progetto presentato dalla “Dolomiti Derivazioni srl”.
Fenti è stato contattato dal Comitato Cittadini per il territorio (che ha fatto ricorso al Tar contro il progetto) per sviscerare gli aspetti idrogeologici della Valle di Gares. «Recenti indagini di dettaglio ed osservazioni puntuali», dice Fenti, «permettono di ritenere assai probabile, se non certa, l’esistenza di un collegamento idraulico sotterraneo tra le acque della Liera e le sorgenti di Campion. Il torrente, infatti, a valle di quota 1.170 metri, corre su un potente materasso di terreni sciolti molto permeabili e può facilmente alimentare una falda in sinistra, da cui più a valle, a quota assai inferiore (metri 1.125), traggono origine le sorgenti dell’acquedotto di Campion». Per Fenti, inoltre, «il versante del possibile bacino idrografico è molto ripido, costituito da rocce poco-nulla permeabili, su cui avviene un drenaggio rapido e occasionale. Molto limitata, di conseguenza, la possibilità di infiltrazioni sotterranee efficaci per alimentare un corpo idrico sotterraneo che, a sua volta, alimenti in misura sufficiente le sorgenti di Campion. Nessuno, quindi, potrà mai escludere che l’acqua che la gente di Canale utilizza provenga anche dal torrente Liera, perché risulta assai logico che vi sia questo collegamento sotterraneo».
Da qui le considerazioni del geologo sul progetto di costruzione della centralina. «Prelevare acqua a monte per alimentare una nuova centralina non può che impoverire le sorgenti dell’acquedotto: si tratta di un timore fondato che i cittadini hanno già manifestato e che la geologia può confermare. La maggior parte delle acque della Liera proviene dal Massiccio delle Pale di San Martino, una specie di grande “spugna” che è il maggiore serbatoio d’acqua potabile per tutte le vallate che stanno intorno: dal Primiero alla Valle di Fiemme, dalla Valle del Biois a quella di San Lucano. Oggi tutti i ghiacciai si sono fortemente ridotti e, in quota, si trovano quasi esclusivamente nevai temporanei. È legittimo attendersi una riduzione delle riserve idriche globali della montagna tutta, dell’altopiano delle Comelle, della Liera e, di conseguenza, anche delle sorgenti di Campion».
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