Feltre, il Discobolo d’oro a Da Col

«Incarna lo spirito del Centro sportivo». Tanta gente per la consegna del riconoscimento al dirigente dell’Us Virtus Nemeggio

R.c.

Mai come stavolta il Discobolo d’oro, ovvero il premio più importante istituito dal Centro sportivo italiano è andato alla persona giusta: Gianluigi Da Col, colonna portante dell’Us Virtus Nemeggio e dell’intero comitato di Feltre del Csi di cui è l’attuale vicepresidente. E ieri la sala Ocri si è riempita delle persone con cui Gigi, così lo chiamano tutti, hanno collaborato a livello organizzativo oppure condiviso le fatiche sui percorsi di una campestre o di un campo di calcio. Un bel momento che rappresenta l’essenza del Csi: aggregazione, amicizia ed educazione, senza dimenticare lo sport, l’agonismo e la competizione.

La presidente Cinzia Lusa ha tessuto le di del dirigente tuttofare: «Quando c’è da organizzare una manifestazione, Gianluigi sprona sempre tutti a dare il meglio, e lui è in prima fila. Quando c’è lui si vedono la preparazione curata, fatta con il cuore, con un occhio di riguardo per ragazzini e bambini per i quali ci deve essere sempre una medaglia. Le classifiche non contano. Da Col incarna il vero spirito del Csi: stare bene, stare insieme».

L’amministrazione comunale schierata in forze con il sindaco Viviana Fusaro, il vicesindaco Dalla Palma e l’assessore allo sport Maurizio Zatta ha sottolineato il ruolo del Csi nel panorama sportivo locale: «Il Csi vive lo sport come strumento educativo e lo mostra in tutte le propie attività», ha detto Zatta, mentre il primo cittadino si è soffermato sul coinvolgimento che il Csi è in grado di alimentare in termini di giovani e di volontari».

Tra un intervento e l’altro, il pubblico presente ha potuto ascoltare Fabio Pellencin, tesserato dell’Us San Vittore e valentissimo chitarrista, capace di catturae l’attenzione dell’uditorio. Il saluto del Csi nazionale è stato affidato al consigliere Nicoletta Castellini.

Quanto al curriculum di Da Col, è toccato a un dirigente della Virtus Nemeggio, leggere le note redatte su un foglio: «Gigi si avvicina allo sport fin da giovanissimo quando nel 1969, negli ambienti legati alla parrocchia di Nemeggio, nasce l’Us Virtus. Inizia come atleta, sia nella corsa che nel calcio. Lacorsa, sport a lui più congeniale, gli darà delle belle soddisfazioni che lo segneranno per tutta la vita. Chi lo conosce sa quanto tiene a questa disciplina e sa quanto tempo lui stesso ha speso per promuoverla e cercare di mantenerla viva».

E ancora: «Rappresenta una pedina fondamentale per le attività sia sportive che ricreative della nostra società. Fa parte del consiglio del Csi di Feltre, oltre che al gruppo di cronometristi che permette a centinaia di persone, con il suo servizio puntuale e preciso, la pratica dello sport. La sua è una disponibilità a tutto tondo, una passione, una vocazione. Per Gigi non è mai un sacrificio, è un investimento. La sua è la convinzione che, facendo le cose bene, si otterranno i risultati sperati».

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