Famiglie in difficoltà con bollette e affitti L’Azienda feltrina mette 100 mila euro

Laura Milano / FELTRE
Sono almeno centomila euro in più quelli che dovrà anticipare l’Azienda feltrina servizi alla persona per l’aumento di casi di incapienza economica, provocata o aggravata dall’epidemia. Ma le anticipazioni di cassa dell’Azienda per aiutare le famiglie nel sostegno delle spese vive, torneranno tutte indietro grazie ai trasferimenti straordinari del governo centrale. Questo ha tenuto a precisare il presidente del consiglio comunale Manuel Sacchet, ieri, quando alla diretta online presieduta dai capigruppo consiliari, si sono prospettate le misure a sostegno dei cittadini.
«Si darà mandato all’Azienda feltrina per i Servizi alla persona, di sostenere economicamente le richieste di aiuto che le perverranno», ha spiegato il presidente Sacchet, «a titolo esemplificativo per il pagamento di bollette e concorso al pagamento dei canoni di locazione, secondo l’istruttoria che gli assistenti sociali redigeranno in base a criteri concordati con l’amministrazione comunale. Con garanzia che il Comune di Feltre ristorerà a consuntivo il disavanzo del centro di costo servizi sociali».
Per quanto riguarda i progetti dei Servizi sociali, al momento non si è in grado di quantificare di quanto potrebbe aumentare la spesa per il sostegno alle necessità che si presenteranno, causa Covid-19, di persone e famiglie. Questo è quanto premette il direttore della Municipalizzata, Stefano Triches. «Si consideri che, nel corsi del 2019, la spesa complessiva sostenuta da Azienda Feltrina per i progetti dei servizi sociali ammontava a 145mila euro. Da inizio emergenza ad oggi l’intervento più cospicuo messo in campo è quello relativo ai buoni spesa, la cui rendicontazione è stata fatta nei giorni scorsi».
La municipalizzata, grazie ai fondi di 110 mila euro erogati dalla Fondazione Cariverona nel 2019, ha potuto assumere due assistenti sociali in più. Già l’anno scorso, prima dunque della pandemia che ha messo in ginocchio molte persone, si era posto il problema di gestione del Piano Povertà.
Il progetto era stato presentato in marzo 2019 alla Fondazione per il finanziamento di “A qualcuno piace welfare”, seconda annualità, di cui il comune di Feltre è capofila, ed è stato redatto in prosecuzione al progetto già presentato a valere sul precedente bando Povertà e orientato a supportare le persone e le famiglie in situazione di fragilità economica, prolungata (con documentazione Isee) o estemporanea (malattia del principale percettore di reddito, perdita degli ammortizzatori sociali, sfratto), mirando a superare l’assistenzialismo puro e cercando un incontro tra diritti e doveri. –
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