Ex alunne e docenti salutano le Orsoline

Un incontro toccante per la chiusura del Linguistico delle Orsoline. Il ricordo dei 60 anni di una scuola simbolo della Conca.

CORTINA. «Questo è un incontro voluto con il cuore, è il cuore che vi ha portate qui, per vivere un bel momento insieme, senza perderci in cose nostalgiche, ricordandoci ciò che eravamo. Questa sarà una giornata indimenticabile, e con il cuore voglio dire una parola: benvenute!».

Il liceo per anni sede delle vacanze di Giulio Andreotti

Questo il saluto di don Rinaldo Ottone, preside del Liceo linguistico Orsoline del Sacro Cuore, alle oltre 100 ex alunne dello storico istituto fondato 60 anni fa, che si sono ritrovate sabato scorso nella sede della scuola prima della chiusura definitiva che avverrà a giorni.

Un incontro toccante, commovente; voluto, promosso e coordinato dal sacerdote che nel 2000 è stato chiamato a guidare la scuola. Le testimonianze di ex alunne ed ex insegnanti hanno abbracciato tutti i 60 anni di storia; a partire da quelle di Cristina Aite e Roberta Giacobbi, entrate nel 1953 e diplomatasi nel 1958 con il primo gruppo, in quello che era nato come un liceo sperimentale per volere di Madre Felicita, madre Felicissima e madre Metilde, per decenni colonne della scuola.

«In quei cinque anni Cortina era al centro del mondo: ci furono la conquista del K2 e soprattutto le Olimpiadi. Madre Felicita ci disse che sapeva che non avrebbe potuto tenerci dentro le aule con un evento del genere, e ci mandò in centro, negli alberghi ad intervistare gli atleti sperimentando le lingue straniere».

Negli anni ’60 il liceo già vedeva la fioritura di questa scommessa, come ha testimoniato Elena De Sandre, ex alunna e insegnante, di San Vito.

«Negli anni ’60 si andò oltre ogni aspettativa. Si è guardato spesso alle Orsoline come ad un luogo esclusivo, ma le suore hanno aperto le porte anche a ragazze di famiglie modeste del Cadore per permettere loro di frequentare la scuola gratuitamente. Pensare che ora il liceo chiude mi infonde profonda tristezza. Ma l'esperienza delle Orsoline non finisce qui, continua nel tempo».

Per gli anni ’70 è intervenuta Nicoletta Cannella, che ha frequentato dal 1975 al 1980.

«Questa scuola ci ha trasmesso la capacità di pensare con la nostra testa, di rispettare l'altro, ma anche di divertirci. Abbiamo avuto la possibilità di superare bene il periodo difficile dell'adolescenza».

Per gli anni ’80 non è potuta arrivare Judith Beeson, ex insegnante per 20 anni, ed ex vice-preside, che però ha inviato una lettera. È intervenuta quindi Roberta De Villa, ex alunna, insegnante, raccontando come oggi cerchi di trasmettere ai suoi alunni quello che ha imparato come metodo di studio alle Orsoline. Romana Da Vià, ex alunna, ex insegnante, ex preside, ha raccontato come negli anni ’90 le Orsoline abbiano organizzato un convegno internazionale sulla specificità delle culture in un’Europa che si avviava ad abbattere le frontiere. Per gli ultimi anni, è intervenuta Federica Pozzan, alunna di quinta che chiuderà assieme alle sue compagne il cerchio.

«Siamo state fortunate a fare questa esperienza. La scuola ci ha insegnato a camminare senza stampelle, a non accontentarci delle cose facili, ma ad ambire a quelle più difficili. Il Linguistico ora chiude, ma ha creato una famiglia che vivrà per sempre».

Marina Menardi

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