«Esci così non ti serve l’avvocato»

Due lamonesi sono accusati anche di esercizio arbitrario sulle cose
LAMON. «Vieni fuori, così non ti serve l’avvocato». Un invito da non ascoltare, se chi te lo fa ha in mano un coltello. Quei terreni agricoli erano di loro proprietà, ma Giacomo e Luigi Poletti avrebbero cercato di farlo capire nella maniera sbagliata a Luciano Varago, che li gestiva per conto della cooperativa agricola Progetto 2001 e ne rivendicava l’uso. Invece di rivolgersi al giudice, per cercare di far valere le proprie ragioni visto che erano eredi di quegli appezzamenti, avrebbero finito per cadere nel reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose.

Questo il resto contestato a entrambi. Giacomo Poletti è accusato di aver tagliato la corda che teneva chiusa la porta della stalla della cooperativa agricola di Varago. A Luigi, invece, viene attribuito il taglio di una fettuccia che delimitava un’area e per due volte lo scardinamento del cancello del recinto dei cavalli. Lo scopo era quello di creare un danno all’allevatore di origine trevigiana, che viveva allora a Lamon .

Ma per Luigi c’è anche la minaccia aggravata, nel senso che avrebbe lanciato alla controparte un palo, senza peraltro colpirla e soprattutto avrebbe impugnato un coltello dicendogli di uscire, in questo modo non gli sarebbe stato necessario un avvocato. In realtà, dall’avvocato ci sono andati tutti. Varago da Patelmo, ieri mattina sostituito in aula da una praticante dello studio e i due Poletti dal collega Tiziani. L’uno si è costituito parte civile, segno che chiederà un risarcimento danni; gli altri due devono difendersi dalle accuse.

Nell’udienza filtro, le parti hanno avanzato le loro richieste sui testimoni da sentire, dopo di che il giudice Coniglio ha rinviato al 30 gennaio dell’anno prossimo per la prima del dibattimento.
(g.s.)

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