Esami invasivi senza dolore: si può
FELTRE. La gastroscopia o la colonscopia non fanno paura a nessuno. Né prima né durante né dopo. Il “modello Feltre” che completa i principi dell'ospedale senza dolore, affinato ed esportato anche a livello nazionale dal primario di anestesia Daniele Del Monte, fa sì che anche gli esami invasivi di gastroenterolgia, magari con l'asportazione di polipi in corso di indagine o di altre metodiche diagnostico-terapeutiche nella stessa seduta, siano assolutamente tollerati dai pazienti. Il “modello Feltre”, si è spiegato ieri all'Usl quando si sono presentati i dati di gastroenterologia (con quattro medici più il primario che ogni giorno eseguono fino a 35 prestazioni fra colonscopie e gastroscopie), prevede due punti di forza. Il primo è la presenza di un infermiere esperto di anestesia che gestisce il paziente prima e dopo la procedura consentendo il rientro a domicilio in sicurezza, dopo anestesia o sedazione, partendo dal fatto che l'ottanta per cento degli esami invasivi avvengono quando il paziente è sedato. Il secondo aspetto è che si procede sempre più spesso all'anestesia generale anche quando i pazienti sono anziani o con polipatologia, purché non abbiano da temere o da soffrire, con la possibilità di risolvere situazioni patologiche attraverso procedure endoscopiche mininvasive. Questo per evitare atti chirurgici ad altissimo rischio su pazienti fragili con incerte prospettive di recupero post- operatorio. (l.m.)
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