Ecoopera toglie i rifiuti Sap per 1 milione di euro

L’azienda trentina ha vinto l’asta per la rimozione e lo smaltimento della discarica a cielo aperto: lavori entro fine settembre
Gigi Sosso

FONZASO

Quattromila tonnellate di rifiuti via entro fine settembre. L’asta per i prelievo e lo smaltimento dell’immondizia stoccata nei cortili e nelle vicinanze della Sap di Fonzaso è stata vinta dalla Ecoopera. L’azienda con sede a Scurelle, in provincia di Trento si è aggiudicata i lavori con un’offerta di 943 mila 963 euro più Iva. Seconda classificata la Sepro di Pianiga (Venezia), nella cui busta c’era l’offerta di un milione 94 mila 228 euro, sempre più l’imposta.

Hanno fatto la differenza 150 mila 256 euro. Il curatore fallimentare della Sap, avvocato Luciano Licini ha inviato al Comune di Fonzaso il provvedimento del giudice delegato Paolo Velo del Tribunale di Belluno (lo stesso che aveva dichiarato il fallimento dell’azienda dei fratelli Dalla Santa), nella quale si invita il primo cittadino Giorgio Slongo a verificare in Regione a che punto sia la pratica di finanziamento, della quale l’amministrazione comunale potrà godere, per fare parzialmente fronte ai costi dell’opera di asporto e smaltimento dei rifiuti. le imprese invitate erano 17, la maggior parte delle quali aveva già fatto un sopralluogo, in maniera da rendersi conto della difficile situazione.

I lavori cominceranno entro il prossimo 24 maggio e andranno avanti fino alla fine dell’estate. Entro settembre, dovrà essere tutto a posto, salvo cause di forza maggiore, pertanto Fonzaso potrà avere un biglietto da visita decisamente diverso da quello attuale: la Sap è proprio sulla statale 50 del Grappa e passo Rolle. Oltre tutto, quell’enorme discarica a cielo aperto preoccupa tutti per i possibili inconvenienti igienico sanitari e per il gravissimo pericolo in caso di incendio. Le conseguenze di un eventuale rogo sarebbero pesantissime.

È dello scorso mese di dicembre la firma della convenzione tra Provincia di Belluno e Comune di Fonzaso con per la rimozione della spazzatura, ma già nella primavera del 2018 la stessa Provincia aveva invitato Italo, Remo e Alessio Dalla Santa e Ida De Boni a sanare alcune irregolarità nella gestione degli impianti autorizzati per il recupero dei rifiuti pericolosi e non pericolosi. Visto che non si era provveduto e nessuno aveva dato ascolto neanche alle ordinanze comunali, Palazzo Piloni ha emesso un provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività di recupero. In un secondo momento, il Tribunale ha disposto il sequestro dei rifiuti. Lo scorso 4 maggio l’asta e l’assegnazione dei lavori. —



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