È Natale, si accendono i lampioni

SAN GREGORIO NELLE ALPI. Per il sesto inverno ai piedi del Pizzocco sarà un Natale senza luminarie, ma il paese si mette in luce lo stesso, riaccendendo tutti i lampioni, che durante l'anno sono spenti quasi per la metà per risparmiare. In tempi di austerity, si opta per il necessario – niente fascia colorata delle lucine natalizie che restano in soffitta, è più utile quella dei lampioni lungo le strade di San Gregorio – e anche il presepe diventa fai da te. Il Comune ha messo a disposizione gli alberi tagliati dal suo bosco in località Le Ere per un simposio di scultura organizzato in collaborazione con la pro loco e il gruppo alpini il 29 e 30 novembre e 1 gennaio in occasione della festa di Santa Barbara, e dai tronchi dei Larici cinque artisti – il sangregoriese Rino Dalla Rosa, Pieromano Selvestrel di Belluno, Giancarlo Cassol e Italo De Gol di Santa Giustina e Tiziano Di Giusto di Udine – hanno realizzato le statue della Madonna, San Giuseppe e Gesù bambino, di un angelo e un pastore (le sculture sono alte un metro e sessanta). Il presepe sarà esposto in piazza davanti alla chiesa, dove verrà costruita anche una capanna dagli operai municipali e dai volontari.
«Se riusciamo a riproporre il simposio l'anno scorso, magari lo completiamo», dice il vicesindaco Guglielmo Giazzon. È l'ultima tendenza di un Natale a basso costo, ma che fa sentire ancora di più lo spirito delle feste. E per regalare agli abitanti l'atmosfera non mancheranno nemmeno gli alberi addobbati nella piazza del municipio e in piazza San Luciano a Paderno. Quanto alle luci, sono i pali della luce a diventare luminarie. Il Comune infatti ha rialzato gli interruttori di tutti i lampioni stradali, che di solito sono accesi a intermittenza per risparmiare sulla bolletta. È anche una questione di sicurezza: «C'è più gente che gira durante le feste», spiega il vicesindaco. «Comunque serve continuare ancora la politica al risparmio, che serve anche per dare un segnale. Non si può tornare indietro. Di illuminazione spendiamo 22 mila euro all'anno». (sco)
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