È iniziata la messa in sicurezza dell’area tra cima Scotter e Belprà

Sarà realizzato un vallo in terra armata alto cinque metri e interrato per altri cinque Il sindaco De Bon: «Il tempo limite è di 90 giorni, ma speriamo di fare prima»



La frana che il 12 marzo scorso si è staccata da cima Belprà piombando sul rifugio Scotter adesso fa meno paura. Sono iniziati infatti ieri mattina a San Vito i lavori di messa in sicurezza dell’area situata a monte del rifugio, all’ombra del complesso roccioso compreso tra cima Scotter e Belprà. Ad annunciarlo è stato il sindaco Franco De Bon che, prima di spiegare nello specifico la complessa opera che verrà messa in piedi, ha ringraziato Regione e Provincia. «Una collaborazione determinante per venire a capo di una situazione presentatasi da subito molto complicata».

A protezione del rifugio Scotter verrà realizzato un vallo in “terra armata” , alto cinque metri ma composto da altrettanti metri scavati nel sottosuolo, per una lunghezza di diverse centinaia di metri. L’area è stata recintata nei giorni scorsi dalla ditta Olivotto a cui sono stati assegnati i lavori dallo stesso Comune di San Vito, soggetto attuatore, per un importo di 800mila euro. La recinzione è ben visibile ad occhio nudo dal centro di San Vito.

«Al suo interno posso muoversi eccezionalmente solo i mezzi autorizzati», ha spiega il sindaco Franco De Bon, «per motivi di sicurezza l’area interessata dai crolli inizialmente era stata chiusa sia ai pedoni e sia ai mezzi; poi, a giugno, una volta rassicurati da una perizia minuziosa redatta dai geologi, abbiamo deciso di riaprire l’area agli escursionisti lasciandola chiusa ai soli mezzi. Abbiamo contestualmente realizzato un sentiero alternativo che permettesse di bypassare la zona interessata dai crolli per raggiungere il rifugio San Marco ed anche il Galassi. Quello che in questi mesi è stato considerato come un tracciato alternativo, stando anche ai lavori che verranno realizzati, diventerà il sentiero principale per raggiungere quei rifugi».

Nel giorno dell’inizio dei lavori all’interno del cantiere, il primo cittadino di San Vito si è anche sbilanciato sui tempi di completamento.

«Si tratta di un lavoro complesso, abbiamo indicato in novanta giorni la realizzazione del vallo ma contiamo di farlo anche in minor tempo sperando in condizioni climatiche favorevoli. Il nostro obiettivo è smantellare il cantiere in tempo per l’inizio della stagione sciistica. Il comprensorio rappresenta il punto di forza del turismo a San Vito e di questo dobbiamo e vogliamo tenerne conto. Anzi, colgo l’occasione per annunciare che siamo al lavoro per cercare la soluzione migliore che ci permetta di aprire la seggiovia San Marco a partire dalla prossima estate. Finora è rimasta chiusa per motivi di sicurezza ma con la realizzazione del vallo ed il ripristino del ponte sul Ru Secco (lavori già iniziati anche in questo caso, ndr) confidiamo di riconsegnare ai turisti la seggiovia funzionante anche durante la bella stagione». —



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