Due sorelle rischiano di affogare nel lago Salvate dalla bagnina

Nicole Curto, 19 anni, le ha viste andare sotto a 5 metri s’è tuffata e le ha riportate a riva, aiutata da un bagnante

BELLUNO. Rischiano di annegare: due sorelle di Cison di Valmarino salvate da Nicole, uno dei due bagnini del lago di Santa Croce in servizio ieri pomeriggio, davanti agli occhi dei genitori delle due ragazze. E anche grazie all’aiuto di un bagnante, sulla quarantina, arrivato in soccorso. «Le ho viste andare sotto e mi sono tuffata in acqua per andarle a prendere: una l’ho afferrata perchè se non facevo così andava sotto». Così racconta l’intervento Nicole Curto, 19 anni, di Feltre: ieri ha tirato fuori dalle correnti del lago una ragazza di 13 e la sorella di 16 anni. La giovane lavora come bagnino d’estate, da stagionale, al lago di S. Croce, per la società di Mestre Wela.it.

L’emergenza c’è stata intorno alle 14 di ieri, nelle acque di Santa Croce a Farra: spiaggia gremita come non mai e anche specchio affollato da surfisti e kite che hanno sfruttato il forte vento per evoluzioni fantastiche con le tavole.

Le due ragazzine trevigiane sono entrate in acqua all’altezza della torretta del salvataggio: dovevano fare un bagno, qualche bracciata, nonostante il moto ondoso sostenuto. Ma la corrente era forte e poi in quel punto il fondo del lago va giù a perpendicolo: entrambe si sono trovate senza più il terreno sotto i piedi e con la corrente che le trascinava sotto.

Dalla spiaggia, Nicole controllava la superficie dell’acqua: tanta gente, tante tavole ma anche tanta corrente e molto vento, l’attenzione doveva essere massima.

«Avevo visto le due ragazze vicino alla riva, inizialmente» racconta Nicole «stavano giocando. Io scrutavo il lago perchè c’era veramente tanta gente. Poi ho visto che si sono spostate più avanti, più in dentro. Il lago sulla parte sinistra va giù in modo brusco e c'è anche una specie di buca sul fondo, in quella zona: loro mi hanno detto che si si sono sentite trainate dalla corrente, infatti. Quando mi sono girata di nuovo le ho viste in difficoltà: non riuscivano a tirare fuori la testa, andavano giù: era come se ci fosse qualcosa che le tenesse sott'acqua. È stato un attimo: controllavo la superficie del lago e mi sono saltate all'occhio loro due che non riuscivano a stare a galla. Così sono entrata in acqua: ne ho presa una, l'altra mi si è appesa addosso, ho dovuto tenerla con una mano... ne avevo una in braccio e l'altra non riuscivo a prenderla perfettamente. Alla scena ha assistito un ragazzo che mi ha aiutato a tirarla fuori, mentre io portavo via di peso la più piccola».

Un intervento rapidissimo che non ha consentito a Nicole neanche di prendere un galleggiante da attaccare a sè o i salvagenti di cui sono dotate le postazioni dei bagnini sulla spiaggia a Santa Croce. Li ha tenuti Federico Longo, il secondo bagnino.

Una volta portate sulla spiaggia «ho visto che erano coscienti, certo avevano bevuto un po’» continua Nicole .«Io prima di entrare in acqua ho fatto in tempo a chiedere a qualcuno di chiamare l'ambulanza dell’Eva che era già sul posto per via della giornata torrida e del fatto che si temevano malori per il caldo. Così le due ragazze sono state controllate inizialmente dai sanitari a bordo e quindi trasferite in ospedale a Belluno». Al pronto soccorso del San Martino le due ragazze verranno dimesse poco dopo i controlli di routine effettuati: le radiografie ai polmoni per verificare che non vi fosse acqua (avevano bevuto un po’) e gli esami del sangue.

Tutto a posto alla fine, ma tanta paura «Una delle due ragazze è stata presa dal panico, quanto a me, è la prima volta che devo chiamare l’ambulanza».

Giornata intensa ieri per Nicole: soccorso, ma in barca, anche un surfista che aveva perso il vento con il kite ed era finito tra la ramaglia del lago, oltre il ponte.

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