Maltrattamenti, allo sportello di Feltre già venti uomini pronti a cambiare
Negli spazi protetti dell’Azienda feltrina Servizi alla persona operano le psicologhe dell’associazione Ares: «Così aiutiamo gli uomini violenti a prendere consapevolezza di quello che fanno». Avviato il secondo ciclo di incontri sul problema»

Almeno una ventina di uomini che hanno commesso atti di maltrattamento in famiglia, sulle compagne o sui congiunti e conviventi più deboli, si sono rivolti dal febbraio 2024 ad oggi allo sportello di ascolto, assistenza e sostegno psicologico attivo all’Azienda feltrina servizi alla persona e coordinato dall’associazione Ares di Bassano.
Un percorso di 18 mesi
Uno sportello che ha già seguito per diciotto mesi – il lasso di tempo previsto per il percorso di controllo delle manifestazioni aggressive partendo dalla presa di consapevolezza dei motivi che spingono a gesti estremi – i primi uomini che si sono presentati volontariamente o, più frequentemente, dopo essere stati ammoniti dalla Questura attraverso le misure del Codice rosso e invitati a partecipare agli incontri.
Così si è già avviato il secondo percorso, diviso fra incontri di gruppo e incontri individuali.
«Se agli albori della sperimentazione non avevamo nascosto qualche dubbio sull’avvicinamento allo sportello da parte di uomini maltrattanti, ora ci siamo ricreduti», spiega Valentina Bertelle, professionista dell’Azienda feltrina che coordina l’iniziativa a livello logistico e di monitoraggio, perché sono le psicoterapeute di Ares a salire da Bassano per gli incontri.
«I numeri sono veramente importanti», spiega Bertelle, «diciamo purtroppo da un lato o per fortuna dall’altro, perché finalmente il fenomeno dei maltrattamenti emerge, e può essere vagliato e supportato ai fini della prevenzione e del contenimento delle recidive, anche dal punto di vista maschile. Il percorso di protezione delle donne è attivo e ben sostenuto dalla rete. Ma senza un lavoro a monte, che adesso si è potuto cominciare grazie a Ares e alla collaborazione consolidata con i servizi territoriali, il problema si manterrebbe inalterato, con donne in fuga e uomini che non hanno consapevolezza di quello che fanno».
Servizio aperto alla provincia e anche fuori
Lo sportello dell’Azienda feltrina è aperto a uomini di tutta la provincia, ma vengono ai percorsi anche dal Primiero e dal Basso Trentino.
«Noi mettiamo a disposizione i locali per due serate a settimana, ma non conosciamo gli uomini che arrivano. Non è questo il nostro ruolo. Vediamo i numeri, questo sì. Ad esempio nel corso del 2025 non ci sono stati ammoniti nuovi, il che non significa che non ce ne siano in senso assoluto. Bisogna lavorare ancora e sempre anche per creare e rafforzare un rapporto fiduciario con persone magari più resistenti».
Si tratta comunque della prima iniziativa in questo settore nel Bellunese, che va a integrarsi alle altre iniziative di sostegno alla famiglia.
Per lo sportello dedicato agli uomini maltrattanti – che all’Azienda feltrina ha dunque uno spazio neutro, lontano dai riflettori a totale garanzia della privacy – ci si avvale dell’associazione vicentina Ares, presieduta dallo psicologo Brian Vanzo. L’équipe di Vanzo ha supportato il personale dell’Azienda feltrina diretta da Bortolo Simoni che aveva investito 5 mila euro per l’avvio dello sportello.
Come avvicinarsi
Chi vuole avvicinarsi al percorso deve telefonare per un appuntamento al 388 7742014: risponderanno i referenti di Ares ai quali si spiegherà il problema e ci si sottoporrà a due test di valutazione a Bassano del Grappa.È questo un passaggio fondamentale per l’accesso al percorso, aveva spiegato Vanzo a febbraio 2024 quando era stato inaugurato lo sportello. —
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