Droga, nuovi progetti per i giovani

Sindaci e Usl 2 investono risorse sul target d'età critico fra i 15 e i 25 anni
La sede del Sert di Feltre. Sindaci e Usl 2 investono in progetti dedicati ai giovani
La sede del Sert di Feltre. Sindaci e Usl 2 investono in progetti dedicati ai giovani
 FELTRE.
Non si assumono nuovi operatori né tantomeno si riapre la comunità terapeutica Le Braite. Ma i sindaci della conferenza non sottovalutano che su 239 utenti in cura per tossicodipendenza, il 34 per cento ha un'età compresa fra i 15 e i 25 anni. Così, fondi Brancher permettendo, saranno aumentate le ore del personale in organico per coinvolgere altri giovani disagiati.
 La conferenza dei sindaci con la regia dei servizi sociali dell'Usl 2 propone la sperimentazione di un modulo operativo denominato "Centro per le dipendenze giovanili", con l'intento di sviluppare e realizzare percorsi di cura rivolti ad adolescenti e giovani in età compresa fra i 15 e i 25 anni con problemi di tossicodipendenza, e ai loro genitori. L'approccio è innovativo, si premette nel progetto dell'Usl che ha recepito le indicazioni dei sindaci: il Centro sarà attivato in una sede distaccata da quella principale del Sert, evitando così la stigmatizzazione di chi vi accede, sarà attivo come centro di ascolto e accoglienza per tre pomeriggi alla settimana con interventi a carattere psicologico ed educativo che puntano all'autostima, alla prevenzione delle ricadute e alla risoluzione di quei problemi della quotidianità che possono essere vissuti da soggetti fragili come poco sostenibili.  Il personale impiegato, si prospetta nel piano Usl, sarà appositamente formato per la gestione di percorsi diversi che puntano ad intercettare disagi e bisogni dei giovani in una evoluzione e in una prospettiva che non è più quella di dieci anni fa.  L'approccio deve essere innovativo proprio perché la fascia giovanile risulta essere la più presente fra le fasce in carico al Sert (34 per cento). «Le caratteristiche tipiche dell'utenza adolescenziale e giovanile infatti prospettano alcuni problemi», si sottolinea dai servizi sociali dell'Usl 2. «Fra questi ci sono le difficoltà di inserimento in comunità terapeutiche dedicate, attualmente solo due in Regione Veneto, di gestione della quotidianità, spesso vuota e alienante, di rapporto con le figure genitoriali assenti o carenti sotto il profilo educativo e più spesso conflittuali e di disorientamento generale rispetto al proprio progetto di vita. L'incremento del cinque per cento degli utenti previsti in questo target di età si traduce dagli 82 del 2010 agli 86 nel biennio sperimentale che va dall'autunno 2011 all'estate 2013. Tutti gli interventi coinvolgeranno anche la popolazione del distretto di Primiero. Attualmente i giovani in cura sono 18 (8 per cento).  

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