Droga nell’auto dopo la provvista in due patteggiano per lo spaccio

La polizia aveva bloccato un’autovettura alla fine di un inseguimento sulla strada provinciale 1 della Sinistra Piave

BELLUNO. Droga in macchina, buttata all’esterno. Alla fine di un inseguimento da parte della polizia, c’era stato anche l’arresto del conducente di una Volvo V40 utilizzata per rifornire gli assuntori. Il bellunese Luca Tommasini ha patteggiato otto mesi di reclusione con l’avvocato Rasera Berna e il passeggero Paolo Piucco sette mesi con l’avvocato Montoneri.

Nell’ottobre 2018 le indagini degli uomini coordinati dal vice questore aggiunto Zonno hanno portato a una serie di appostamenti lungo la provinciale 1 della Sinistra Piave: una decina di ore di attesa per gli investigatori. Poi quella notte le due auto in borghese della Squadra Mobile hanno intercettato la Volvo condotta da Tommasini che all’alt, invece di fermarsi, ha accelerato.

È scattato così un inseguimento di una decina di minuti in direzione Lentiai, ingresso in Valbelluna, fino al greto del Piave all’altezza di Cesana, dove Tommasini e Piucco hanno cercato di dileguarsi, saltando anche due incroci al buio a velocità sostenuta. Nel frattempo dal tettuccio apribile la polizia aveva visto il lancio di un sacchetto di un etto di marijuana (poi recuperato), 1,5 grammi di eroina che è stata analizzata per capire se fosse quella gialla e un sacchettino con tre grammi di marijuana.

Secondo gli investigatori, i due stavano tornando dal rifornimento, effettuato probabilmente nella zona di Mestre o di Padova e stavano tornando a casa per la preparazione delle dosi. Era notte fonda e così avrebbero fatto anche in altre occasioni, per alimentare un commercio che settimanalmente, sempre stando alle indagini, avrebbe fruttato circa 1500 euro (questo il valore al dettaglio della droga sequestrata dagli agenti). Per loro il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. –

G. S.

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