Dopo Cibiana, ecco Vodo: la farmacia raddoppia

A distanza di trent’anni, da agosto il servizio è tornato nel paese dei murales Ed è ormai imminente l’apertura anche nel paese confinante

CIBIANA. La montagna che cerca di rinascere. È quella di Cibiana. In paese, infatti, è arrivata la farmacia. Che addirittura raddoppierà: la struttura cibianese si materializzerà anche a Vodo, favorita dalle norme in essere.

«Era da più di 30 anni che mancava questo servizio», fa memoria il sindaco Eusebio Zandanel, «anzi, prima c’era un semplice “armadietto”, con la distribuzione dei medicinali, così almeno veniva chiamato in gergo tecnico».

Il coraggio d’investire quassù l’ha trovato una farmacista del Padovano, che ha condiviso l’onere con un collega, non temendo di isolarsi sulle terre alte.

La distribuzione di farmaci avviene già dal primo agosto e il bilancio del mese è stato assolutamente positivo. Ma, si sa, in estate ci sono numerosi turisti, anziani in particolare. La titolare della farmacia, comunque, coglie positivamente il segnale ricevuto. E lo trasmette a Vodo, dove l’apertura non è ancora avvenuta. Prese le misure con le prime settimane e i primi avventori, la prospettiva è rassicurante.

La farmacia si trova al centro del paese, dove i residenti si recano per fare la spesa alimentare, trovando anche un panificio-pasticceria, un negozio di abbigliamento e di altre mercerie, l’edicola e un bar. Una soluzione che, secondo il sindaco, è ottimale per risparmiare tempo. A Cibiana, fra l’altro, opera, a breve distanza, l’ufficio delle Poste, aperto tre mattine alla settimana.

Fino a un mese fa, il rifornimento di medicinali avveniva a Vodo o a Pieve di Cadore, dall’altra parte a Borca.

Sul piano sociale, in sostanza, la stagione si conclude positivamente. Sono ancora numerosi i turisti, specie stranieri, che salgono sul monte Rite, dove museo e rifugio chiuderanno a fine settembre. I bilanci degli operatori (navette, ristoranti, rifugi) sono positivi, anche se vengono ammessi a denti stretti. Le temperature elevate della pianura e delle città hanno favorito il flusso molto consistente, perfino nei pochi giorni di maltempo.

Resta insoluto un problema. L’estate sta transitando senza l’apertura del Taulà dei boss, struttura pronta e essere utilizzata per convegni e altre iniziative culturali. Il Comune, però, non ha trovato ancora chi è disposto a gestirla. La soluzione è rimandata alla prossima primavera. Il sindaco Zanndanel, d’altra parte, non vuole azzardare.

Francesco Dal Mas

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