Donatori di sangue “anziani” l’associazione cerca giovani

Molti soci sono ormai vicini al “pensionamento” per età Al via campagne mirate per la promozione del dono del sangue nelle scuole
Assemblea provinciale ABVS
Assemblea provinciale ABVS

BELLUNO. Donazioni di sangue in calo, ma i dati sono in linea con la programmazione del servizio trasfusionale. Nel periodo gennaio – ottobre 2018 si sono registrate il 6% in meno di donazioni: calo dovuto ai lavori di ristrutturazione della sala prelievi, che hanno ridotto la disponibilità di postazioni per circa un mese, fra giugno e luglio. I dati sono stati comunicati durante l’assemblea provinciale dell’Abvs, l’associazione bellunese volontari del sangue.

Al 31 ottobre 2018 i prelievi risultano essere 8.152, dei quali 499 plasmaferesi. Le prime donazioni effettuate nei primi dieci mesi del 2018 sono state 397. Per quanto riguarda i centri di Agordo e Pieve di Cadore, nel primo sono state eseguite 904 donazioni, nel secondo 1.289. Dati, ribadisce la presidente provinciale dell’Abvs Gina Bortot (nella foto), in linea con la programmazione del servizio trasfusionale.

Il calo del 6%, come detto, è dovuto ai lavori che l’Usl ha dovuto fare al centro prelievi del San Martino, per adeguarlo alle modifiche normative: sono state quindi ridotte per circa un mese le potenzialità operative del servizio, sia per la raccolta sangue che per le attività ambulatoriali. I donatori avevano a disposizione solo cinque postazioni su nove, e così si spiega la riduzione delle sacche raccolte.

Se le donazioni, dunque, risultano stabili considerando i problemi di natura tecnica dovuti all’ammodernamento del centro prelievi, la criticità rilevata dall’Abvs quest’anno è legata al ricambio generazionale: tanti volontari storici stanno infatti raggiungendo il “pensionamento” ed è dunque necessario puntare sui giovani per creare in loro la cultura del dono, ha evidenziato Gina Bortot nel corso dell’assemblea.

Per questo motivo, anche quest’anno, l'Abvs sta proponendo nelle scuole della provincia il “Progetto Scuola” elaborato da Avis Veneto. Si tratta di una serie di attività ludiche destinate a varie fasce di età, volte a sensibilizzare i ragazzi in maniera giocosa e coinvolgente e a coinvolgerli nel mondo del dono del sangue. L’appello dell’associazione è diretto agli insegnanti e ai dirigenti scolastici: «Auspichiamo che, valutate le proposte inviate dall’associazione, siano loro i primi fautori della cultura del dono permettendo lo svolgimento di tali attività nei plessi scolastici», conclude l’Abvs. —

A.F.



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