D’Incà sfida i candidati al confronto

BELLUNO. Federico D’Incà sfida i candidati del centrodestra nei collegi uninominali, il Pd ricorda che era stato il primo a suggerire un confronto di questo tipo, la Lega la prende con ironia perché D’Incà è candidato nel plurinominale. Botta, risposta e contro replica sul tema di un confronto in vista delle elezioni del 4 marzo. Ad aprire le danze era stato Federico D’Incà (Movimento 5 stelle), che ha invitato i candidati nel centrodestra nei collegi uninominali bellunesi e nel Trevigiano ad un confronto pubblico. «Vorrei conoscerli, mi farebbe piacere confrontarmi con loro davanti ai cittadini», la proposta di D’Incà, che aveva diretto l’invito a Ingrid Bisa, Marica Fantuz, Mirco Badole e Raffaele Baratto. «Sarebbe un peccato facessero i fantasmini e si sottraessero», ha chiuso.

Il Pd ha subito rilanciato, ricordando a D’Incà di aver proposto il confronto qualche settimana fa, nella conferenza stampa per la presentazione dei candidati. Pienamente d’accordo sul confronto all’americana, dunque, il Pd: «Confrontarsi davanti ai cittadini sui temi di questa campagna elettorale sarebbe una grande opportunità».

La Lega, chiamata in ballo da D’Incà, ribatte con ironia: «L’interesse che il pentastellato D’Incà dimostra in questi giorni per la Lega bellunese è così profondo che quasi lusinga. Resta però il dubbio che nella sua testa alberghi un po’ di confusione. Chiede un incontro con i candidati del centrodestra all’uninominale lui che è candidato al plurinominale. Ben vengano i confronti ma uno sforzo nel riconoscere i giusti interlocutori renderebbe tutto questo fervore dimostrato un po’ meno paradossale. Può essere che i “fantasmini”i leghisti li mettano ai piedi anche se poco eleganti. I veri fantasmi forse sono all’interno del movimento (Rocco Bianco) se non vengono nemmeno tenuti in considerazione per partecipare ad un confronto tra candidati alla pari». (a.f.)