Debutto casalingo per la nuova compagnia “Sur le Scene”

SOSPIROLO. Si chiama “Sur le Scene” ed è la nuova compagnia teatrale sospirolese, fresca di debutto. Lo spettacolo, scelto come opera prima, s’intitola “Così è se vi pare” e riprende fedelmente il...

SOSPIROLO. Si chiama “Sur le Scene” ed è la nuova compagnia teatrale sospirolese, fresca di debutto. Lo spettacolo, scelto come opera prima, s’intitola “Così è se vi pare” e riprende fedelmente il copione dell’opera di Luigi Pirandello, presentata per la prima volta nel 1917 e riadattata nel 1925.

Dopo le prime due rappresentazioni, avvenute nei giorni scorsi, sui palchi di Santa Giustina e Castion (entrambe con ampio riscontro in termini di spettatori), la compagnia è pronta a salire sul palco del Centro civico di Sospirolo domani alle 20,30. Si tratta della data “in casa”, in quanto il gruppo è sospirolese e gli attori non sono certo alle prime armi.

Si tratta dei ragazzi più grandi della compagnia de “I Giovani”, formatisi proprio sul palco del Centro civico (con numerose repliche alle spalle anche al Comunale di Belluno e a Castelfranco Veneto), che oggi hanno chiesto alla loro regista storica Mariarosa Ceccon di supportarli in questa nuova avventura. Detto, fatto.

“I Giovani” continueranno a crescere (fresco è il loro spettacolo “Il buio oltre la siepe”) e parallelamente la Ceccon seguirà i “veterani”, che hanno tra i 18 e i 22 anni.

«Ho accettato la sfida, in quanto la richiesta è arrivata dagli stessi ragazzi e sono molto lieta che essi proseguano con passione su questa strada. In questo caso, non è stato modificato il copione, come in altri spettacoli, ma gli attori si attengono fedelmente al testo», illustra la regista. «È un piacere constatare la loro crescita professionale e bisogna ammettere che molti denotano grande bravura e padronanza del palco».

Certo, il testo scelto non è semplice; d’altronde, avvisa Pirandello, «non esiste una verità, ne esistono tante quante sono le letture della realtà che ciascuno di noi può fare».

Un tranquillo paesino viene movimentato dall’arrivo di un nuovo impiegato, il signor Ponza, e della suocera, la signora Frola, scampati a un terremoto nella Marsica. Si mormora, tuttavia, che sia giunta in città anche la moglie del signor Ponza, ma nessuno degli abitanti l’ha mai vista. Il trio viene così coinvolto nelle chiacchiere del paese, che vedono Ponza come un “mostro” che impedisce alla suocera di vedere la figlia tenuta segregata. Lo spettacolo ha ingresso libero.

Federico Brancaleone

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