Daniels celebra un anno e sbarca a Londra

LONGARONE. Primo compleanno per lo studio grafico Daniels di Valentina Danielis a Longarone, che lavora molto all'estero ma anche a supporto dell'associazionismo del territorio. Durante i cicchetti della vigilia della pedonata del Vajont, infatti, c'è stata una festa per celebrare un anno di attività e ringraziare tutti i collaboratori.
«Dopo il diploma all'istituto Catullo – racconta Danielis – mi sono messa in gioco e ho aperto una mia partita Iva quando avevo solo 18 anni. Poi ho sistemato lo studio che era di mio nonno e ne ho fatto la sede della mia attività, aperta secondo le flessibilità delle aziende e delle attività commerciali che sono i miei clienti di base. Mi occupo di grafica, fotografia, siti web e pubblicità, in particolare per il mercato estero. Da qualche mese infatti lavoro a Londra per conto della ditta torinese Ciocoyo che diffonde la coccolata e lo yogurt italiano nella capitale britannica. Hanno appena inaugurato nuovi punti vendita a Piccadilly Circus e sono presenti in diverse fiere in tutto il mondo, mostrando i prodotti visivi che ho realizzato per loro ad un pubblico internazionale. Molti miei clienti sono esteri come gli spagnoli, che chiedono diversi lavori per le loro feste, per esempio a Ibiza, e i tedeschi. Ringrazio uno dei miei collaboratori più assidui che è il grafico Marco Scremin di Belluno, con cui abbiamo realizzato insieme molti progetti».
È però ancora forte il legame con il territorio di Longarone, con la collaborazione con le associazioni locali: «In primis c'è la scuola di musica (gestita dall'associazione culturale Longarone musica) – continua la giovane – con cui da tempo si è instaurato un legame per la realizzazione di depliant, gadget e materiale informativo. Poi ho dato una mano agli organizzatori dell'ultima manifestazione dei cicchetti in centro del paese per la parte di promozione visiva. Purtroppo in provincia di Belluno c'è ancora poca attenzione agli ambiti della grafica e della comunicazione web, al contrario degli altri stati europei, speriamo che con il tempo si possano comprendere le potenzialità di questo settore. Quello che spero infatti è che il mio lavoro possa essere anche utile al mio territorio». (e.d.c.)
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