Dall'Aquila a Santa Giustina il grazie dei terremotati
La protezione civile bellunese lodata dall'ex sindaco di Ocre: «Ci avete fatti sentire meno soli»

La partenza della Pedonata delle rose che ieri mattina ha concluso nel migliore dei modi la Festa del volontariato
SANTA GIUSTINA.
Il fine settimana dedicato al mondo del volontariato ha avuto quest'anno ospite una delegazione del comune di Ocre, a 30 chilometri dall'Aquila, nel cui campo di San Panfilo ha operato la protezione civile bellunese. L'occasione per conoscere, dalla voce di chi ha vissuto sulla propria pelle il terremoto, il grande valore che ha assunto, nei giorni immediatamente successivi al 6 aprile 2009, l'azione della protezione civile. «La frazione di San Panfilo è tra quelle meno danneggiate dal sisma», ha spiegato Gianmatteo Rioci, allora sindaco del paese, nell'incontro di sabato sera, «ma solo adesso sappiamo che dipende dal tipo di roccia su cui poggia. Siamo stati molto fortunati ad avere da noi volontari veneti e soprattutto bellunesi. Oltre al tanto lavoro materiale abbiamo molto apprezzato la capacità di gestire l'emergenza sul piano umano, di stare vicini alla gente, di coinvolgerla nella gestione del campo per farla sentire utile». «E' stato un sindaco coraggioso», ha raccontato Carlo Zampieri, della protezione civile della Provincia di Belluno, «perché non ha ceduto alle pressioni, permettendoci di allestire un buon campo. La gente ci ha voluto bene, si sono creati rapporti di amicizia che durano ancora». «Si vede che il volontariato qui da voi è molto sentito», ha detto ancora Rioci, «siete stati presenti senza essere invadenti, ma il vostro aiuto era professionale, organizzato. E' stata una fortuna che il sisma sia venuto di notte, se fosse stato al mattino il bilancio sarebbe stato più grave, perché tutti gli edifici pubblici sono andati distrutti. Ma non è vero che i danni erano inevitabili: anche a Onna o in città le case più recenti e costruite nel rispetto delle norme antisismiche hanno retto perfettamente, il terremoto ha messo in luce i difetti di costruzione degli edifici». La festa del volontariato si è conclusa ieri con la Pedonata della rosa, momento di incontro per famiglie e amici, dove corrono, ma soprattutto camminano fianco a fianco abili e diversamente abili. Occasione anche per le famiglie di ragazzi con disabilità per incontrarsi, e per gli altri per condividere un po' di tempo con queste persone. La pedonata è stata un successo. (a.a.)
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