Dal vecchio “foghèr” al Fògher: la Deimos ha reinventato il fuoco

I fratelli Fabio e Raffaela Raveane sono passati da terzisti a produttori di barbecue innovativi Lo stabilimento di Trichiana con 72 dipendenti chiuderà il 2021 con 8,5 milioni di fatturato 
Stefano Vietina

l’idea



Dal foghèr al Fògher, l’evoluzione del barbecue con lo spostamento di un accento. Così i fratelli Fabio e Raffaela Raveane, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Deimos di Trichiana di Borgo Valbelluna hanno dato consistenza al desiderio di passare da terzisti a proprietari di un loro marchio, e quindi anche del loro destino.

«Fògher è un nostro sistema brevettato», spiega Fabio, «costruito e realizzato al 100% in Italia, che consente l’estrazione dei fumi di combustione dalla camera di cottura. Questa speciale soluzione permette di cucinare cibi in modo più sano e genuino, non essendo per nulla contaminati dai gas combusti».

Insomma un barbecue evoluto, con cui cucinare differenti tipi di cibi, sia grassi e sia delicati, mediante la cottura diretta o indiretta. In questo secondo caso, come per il forno, la fonte di calore non incontra mai direttamente l’alimento, cuocendo lentamente (anche per 12 ore) a costanti temperature medio-basse, che evitano qualsiasi tipo di bruciatura. La presenza del coperchio, e dell’ambiente umido che ricrea, garantisce risultati eccellenti e cibi particolarmente morbidi. E la struttura lineare, che caratterizza il corpo macchina, fornisce lo spazio sufficiente, potendo scegliere tra le tre misure disponibili: 500 (2 fuochi), 750 (3 fuochi) o 1000 (4 fuochi).

Ma da cosa nasce questa idea? «I nostri genitori avevano un’azienda che realizzava serramenti in alluminio civili e industriali», ricorda Fabio Raveane, «ma io ho voluto crearne una mia, insieme ad un amico, ed è così che è nata Deimos. Abbiamo iniziato nel piccolo laboratorio sotto casa, a Santa Giustina, e in pochi anni siamo riusciti ad acquistare il complesso ex Sorinco alle Gravazze, sempre a Santa Giustina. Già allora, lavorando solo per conto terzi, a cui proponevamo la lavorazione meccanica della lamiera, avevo l’ambizione di fare un prodotto che fosse tutto nostro; la stessa scelta del nome (dal greco anticoDêimos, il figlio di Ares, dio della guerra, e di Afrodite, dea della bellezza, ndr) e del logo andava in questa direzione».

Era il 28 novembre 1995, Fabio Raveane, classe 1975, aveva solo vent’anni. Di lì a poco a lui si affianca la sorella Raffaela (1978); i primi clienti sono aziende come Clivet, De Rigo Refrigeration, Climaveneta.

«Deimos», dicono i due fratelli, «la paragoniamo ad un albero cresciuto sulla roccia, con le difficoltà di essere arrivati per ultimi, ma anche con la determinazione di sopravvivere e migliorarci continuamente, anche grazie ai clienti storici che ci hanno dato la loro fiducia. Ed intanto coltivavamo il desiderio di fare un prodotto nostro. Per passione, per lasciare un segno».

L’obiettivo si avvicina nel 2015, con l’acquisto dell’ex stabilimento della De Rigo Refrigeration di Trichiana, 14 mila metri coperti di capannone e uffici. Due anni dopo, attratti dalle prospettive di sviluppo del brand Fògher, ai fratelli si aggiungono, come soci finanziatori, i coniugi Giorgio De Rigo ed Elisa Platini, ciascuno con il 25% del capitale. La condivisione di valori e i piani di sviluppo portano nel 2018, a presentare in Fiera a Colonia lo Smoker Reverse Flow, che viene premiato come secondo fra i migliori prodotti innovativi dell’anno.

Ma la vera svolta avviene con la presentazione della linea di cucine da esterno che offre un nuovo modo di guardare al barbecue e alla convivialità. È il brand Fògher, la linea di barbecue, affumicatori e cucine da esterno caratterizzata da un design minimale, curato dall’architetto agordino Nicola De Pellegrini, dall’innovazione tecnica e da un’elevata qualità dei materiali, tutto rigorosamente made in Italy.

Venendo ai numeri: «Il fatturato di Deimos, a fine 2020 è stato di 7,3 milioni di euro, chiuderemo quest’anno a 8,5 milioni. Abbiamo aggredito la crisi e ne siamo usciti meglio, spingendo molto sui nostri prodotti», spiegano i fratelli Raveane.

Anche il personale è cresciuto. «Dai 50 di tre anni fa agli attuali 72 collaboratori. Puntiamo molto sulla formazione e sulla fidelizzazione, tutte le persone che occupano le posizioni chiave sono con noi ormai da diversi anni».

«L’obiettivo a breve termine», sottolineano ancora, «è quello di trasferire sul prodotto Fògher l’80% del giro d’affari; invece, a medio lungo termine, non ci poniamo limiti in quanto l’attuale struttura, ci consente di raggiungere interessanti livelli di fatturato».

Adesso quanto pesa? «Il 20% della Deimos». —



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