Da domani c’è l’obbligo del conto corrente

BELLUNO. Da lunedì scatta l’obbligo, per i pensionati che percepiscono una pensione superiore ai mille euro, di farsela accreditare in un conto corrente, in banca o posta. Ci sono però dei pensionati...

BELLUNO. Da lunedì scatta l’obbligo, per i pensionati che percepiscono una pensione superiore ai mille euro, di farsela accreditare in un conto corrente, in banca o posta. Ci sono però dei pensionati che non saranno costretti ad aprire un conto. L’Inps, inoltre, ha previsto una fase transitoria, dal 1° luglio al 30 settembre, nel corso della quale il pensionato dovrà scegliere come farsi accreditare la pensione.

È il famoso decreto Salva Italia ad aver introdotto la necessità di utilizzare strumenti di pagamento elettronici per importi superiori ai mille euro. Quindi i pensionati, anche gli anziani che finora erano abituati ad andare in posta per ritirare la pensione, dovranno arrendersi all’idea di aprire un conto corrente. Non tutti, però.

Dal provvedimento sono escluse le tredicesime, gli arretrati pensionistici, i conguagli fiscali. Quindi i pensionati che percepiscono una pensione inferiore ai mille euro, e una volta all’anno si trovano a ricevere una cifra superiore (magari per la tredicesima), non dovranno aprire un conto corrente. Nemmeno se le singole rate superano la fatidica soglia dei mille euro, per la concomitanza del pagamento di arretrati pensionistici, conguagli fiscali e somma aggiuntiva (la quattordicesima) sarà necessario.

Chi non ha ancora indicato una modalità alternativa alla riscossione allo sportello, può farlo entro il 30 settembre. C’è infatti una fase transitoria, durante la quale l’Inps continua a disporre i pagamenti mensili, versandoli però in un conto di servizio transitorio. Le somme verranno poi trasferite, senza oneri per il beneficiario, sul conto corrente o libretto aperto dal pensionato. Se costui non comunicherà al’Inps di averlo aperto, però, le somme accantonate saranno restituite all’Inps dopo il 30 settembre.

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