Costalta, niente più tombe e lapidi al cimitero

Si deve "curare" il terreno; così com'è, impedisce la decomposizione di bare e salme
Cimitero “all’americana” in arrivo a Costalta
Cimitero “all’americana” in arrivo a Costalta
 
COSTALTA DI SAN PIETRO.
«Tutti uguali, almeno al cimitero»; o, meglio, al camposanto di Costalta. Così il sindaco di San Pietro, Silvano Pontil Scala, commenta il fatto che, per lo meno nei prossimi due anni, ma probabilmente per molto più tempo, al cimitero di Costalta non ci saranno più lapidi. E i defunti saranno "contrassegnati" da una croce di legno che inizialmente fornirà il Comune stesso.  La ragione di tutto ciò sta nel fatto che sono stati appaltati i lavori per consentire al cimitero di Costalta di "funzionare"; al momento, infatti, a causa della terra troppo argillosa, le bare ed le salme si conservano così bene che risulta impossibile seppellire nuovi morti (ragione per cui si sta usando il cimitero, diciamo così, "di riserva", sopra quello più antico). Il Comune ha varato un progetto che prevede una serie di interventi per 220.000 euro totali. Nel frattempo il Comune invierà a tutte le famiglie un'informativa nella quale chiederà di spogliare le tombe da foto o altri oggetti che possono costituire ricordi; a primavera, infatti, si procederà alla rimozione di tutte le tombe e di tutte le lapidi per dare il via ai lavori. Di fatto verrà rimosso tutto il primo strato di terra, fin quasi ad arrivare alle bare; verrà sostituito con altra terra, più adatta alle funzioni cimiteriali. In più verranno anche aggiunti degli elementi chimici per facilitare la decomposizione. «Si tratta di agenti chimici approvati dalla Usl», si affretta a specificare il sindaco Silvano Pontil Scala. Naturalmente, perché tutta l'operazione abbia effetto, sarà poi necessario lasciare crescere l'erba e non coprire la terra con lapidi e tombe. «Sarà necessario che il terreno riposi due anni», spiega il sindaco, «le croci in legno avranno naturalmente il nome del defunto e saranno piantate sul prato e fornite dal Comune». Quanto durerà questa situazione? «Di fatto più di due anni, perché poi ci saranno le prime sepolture; ed allora vedremo se l'intervento sarà stato efficace. Ma, in ogni caso, per ritenere funzionale nuovamente il cimitero, ci vorranno un certo numero di anni». Insomma, ci si dovrà abituare a questo cimitero di tipo americano, con croci di legno tutte uguali? «Sì, proprio così», dice il sindaco, «e a me la cosa non dispiace. Il prato verde ricorda la natura e la semplicità della croce di legno in fondo è bella e nobile. Penso e spero che ci abitueremo a questa nuova veste del cimitero; nel frattempo stiamo approntando i nuovi regolamenti cimiteriali». Va anche detto che la spesa di 220.000 mila euro, come sottolinea il sindaco, «è anche comprensiva di interventi sui muri cimiteriali ed anche di una serie di lavori nel cimitero centrale di San Pietro».

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