Contributi europei, otto mesi a Varago

LAMON. È stato condannato ad otto mesi di reclusione e al risarcimento di 2.500 euro all’Avepa, il pastore Luciano Varago, 53 anni, trevigiano domiciliato a Lamon (difeso dall'avvocato Francesco Fontana). A Varago la procura della Repubblica di Belluno contestava l'accusa di truffa aggravata sui contributi rilasciati al settore agricolo dall'Unione Europea. La cifra che Varago, secondo il pubblico ministero Antonio Bianco, che ha condotto le indagini, avrebbe percepito indebitamente si aggirava attorno ai trentamila euro.
Si trattava di contribuiti rilasciati per la pulizia di boschi e terreni e per l'allevamento di razze in via di estinzione. La procura contestava a Varago di non aver avuto alcun titolo giuridico su alcuni terreni interessati dai suoi pascoli, sebbene, secondo la difesa, rappresentata dall’avvocato Fontana, Varago ne fosse il reale utilizzatore.
L'inchiesta partì alcuni anni fa, da un'indagine dei carabinieri del Nac di Parma che si occupano, appositamente, di truffe ai danni dell'Unione europea, e riguardava il periodo tra il gennaio 2009 e il febbraio 2010.
Il processo s'è aperto formalmente nell’aprile del 2012 e si è arrivati a sentenza nell'aula penale al primo piano del palazzo di giustizia di Belluno, davanti al giudice Sergio Trentanovi. Si è trattato di un lungo processo durante il quale sul banco dei testimoni si sono alternati investigatori ed esperti in materia di contributi pubblici. La difesa di Varago, chiaramente, ha sempre respinto ogni accusa, sostenendo la totale buona fede del pastore di origini trevigiane.
Nel corso della discussione, pubblico ministero e difesa si sono “fronteggiati” con tesi opposte. Da una parte il pubblico ministero ha sostenuto che nel corso del processo è stata fornita la prova di colpevolezza di Varago ed ha chiesto la sua condanna ad un anno e otto mesi di reclusione. Dall’altra parte, la difesa ha sostenuto la completa estraneità ai fatti dell’imputato.
La sentenza del giudice Trentanovi è arrivata dopo una camera di consiglio, piuttosto lunga. Il giudice ha derubricato il reato di truffa aggravata, inizialmente contestato al pastore di Lamon, in indebita percezione di erogazioni ai danni dell’Unione europea (l’articolo 316ter del codice penale). Un reato più lieve rispetto alla truffa ai danni dello stato. Per questo motivo la pena inflitta a Varago è stata sensibilmente inferiore rispetto a quella richiesta dalla pubblica accusa.
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