Concerto per il vescovo Ducoli con Delio Cassetta e la Majoni

BELLUNO. La proposta di un concerto sul Nevegal era nata come un omaggio alla Madonna; nel frattempo è intervenuta la scomparsa di mons. Ducoli. Di qui il pensiero a lui, che del Santuario del...

BELLUNO. La proposta di un concerto sul Nevegal era nata come un omaggio alla Madonna; nel frattempo è intervenuta la scomparsa di mons. Ducoli. Di qui il pensiero a lui, che del Santuario del Nevegal è stato il fondatore. Così Loris Serafini (organo), Delio Cassetta (flauto traverso) e Roberta Majoni (soprano) hanno offerto ai presenti l’altra sera un programma di alto livello, sia per la raffinata scelta dei brani (Bach, Telemann, Walther, Händel), sia per la perfetta esecuzione. Nel presentare la serata, il rettore del Santuario ha ribadito lo spirito dell’evento con una citazione manzoniana: nella proluvie di parole che circondano questi momenti, giova essere «vergin di servio encomio…» e «sciogliere all’urna un cantico che forse non morrà»: l’arte dei tre musicisti ha sciolto un vero cantico. Nel “bis finale” è stato dedicato al vescovo scomparso l’ultimo versetto del Te Deum di Charpentier: “In te, Domine, speravi… In te, o Signore, ho sperato; non sarà confuso in eterno”.

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