«Con Berti a Venezia un mezzo bellunese»

BELLUNO. Per la prima volta nella sua storia, il Movimento 5 stelle entra in consiglio regionale. Perde consensi rispetto alle Europee dello scorso anno e alle politiche del 2013, ma raddoppia abbondantemente le percentuali rispetto al 2010, quando per la prima volta si era affacciato nel panorama delle elezioni regionali.
«Rispetto alle Europee abbiamo perso 7 punti percentuali nel Bellunese, ma è comunque un voto positivo, di conferma, che ci permette di entrare in consiglio regionale e di avere l'opportunità di far sentire la nostra voce a Venezia», commenta il deputato bellunese Federico D'Incà. «Parlo anche della voce del Bellunese, perché il nostro candidato Jacopo Berti ha origini bellunesi per parte di mamma. Ha una vicinanza di cuore con il nostro territorio».
Il 5 stelle, insomma, perde qualche punto percentuale ma non si preoccupa: «Ci siamo presentati con un’unica lista, gli altri candidati ne avevano in tutto diciotto. Noi abbiamo scelto di candidare due consiglieri, contro gli 87 che si sono presentati nelle altre liste», continua D'Incà. «Il nostro è stato un buon risultato anche per queste ragioni. Peccato per l'astensionismo, ma del resto si è scelto di far votare nell'unico fine settimana con un ponte, perché si è puntato ancora una volta sullo zoccolo duro dei partiti. Un errore».
L'exploit l'ha fatto Barbara Lando, che ha superato le mille preferenze. Sono stati appena sette i candidati che hanno sfondato quel muro e lei è una di questi: 1.099 persone hanno scritto il suo nome sulla scheda. «Non mi aspettavo un risultato così», spiega. “Penso derivi da una serie di concomitanze. Il fatto che il M5S ha messo in lista solo due persone (lei e Luca Salvoni, 358 preferenze per lui, ndr), che io ero capolista, ma anche dalla rete di conoscenze, che ho costruito nel corso degli anni. Sono sempre andata avanti con i miei principi, puntando sulla trasparenza e la coerenza. Molte persone che ho incontrato nei giorni precedenti l'elezione mi hanno confermato che mi avrebbero votato senza che lo chiedessi. Anche perché non l'ho fatto».
È una persona schiva, Barbara Lando. Cinquant'anni a fine dicembre, portalettere da venti, si sente una cittadina “prestata alla politica” e prima di tutto pensa ai ringraziamenti: «A tutte le persone che mi hanno dato la preferenza».
Non riuscirà ad entrare in consiglio regionale, ma è serena e annuncia che l'attività sul territorio non si fermerà. Anzi: «E' tutto il giorno che chattiamo e ci sentiamo per ripartire con il lavoro», sorride. Lo conferma Federico D'Incà: «Inizieremo fin da subito una serie di incontri con la popolazione per ripartire di slancio. Il prossimo anno vogliamo presentarci nei Comuni che andranno al rinnovo amministrativo».
Del resto nei Comuni in cui i 5 Stelle sono in consiglio (Belluno, Feltre, Domegge), sono stati scelti da un numero maggiore di elettori rispetto ad altri territori.
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