"Compro oro", stangata della Finanza: uno sospeso

BELLUNO
«Compro oro» irregolari multati dalla polizia, uno a Feltre si è anche visto sospendere la licenza per una settimana.
Sedici le contravvenzioni contestate agli esercenti dei sette negozi «Compro oro» usato sparsi in provincia; diecimila euro e rotti di multa: è il bilancio di un’operazione che ha portato a termine la polizia amministrativa della questura di Belluno che li ha monitorati tutti. La crisi in questo periodo spinge la gente normale a disfarsi anche dei monili più cari e i terminali sul mercato sono attività che stanno sorgendo come funghi.
Ma sono tutte in regola?
Non proprio: gli uomini della polizia amministrativa, diretta dal dirigente Luca Migliorini, hanno «visitato» i sette «Compro oro» sparsi in provincia: quattro a Belluno, due a Feltre e uno a Ponte nelle Alpi.
Non ce n’è uno che abbia tutto a posto: a Feltre (i due negozi sono di uno stesso titolare), è stata sospesa la licenza per una settimana in quanto il titolare non ha mostrato i registri ai funzionari della polizia, durante il controllo.
Un’attività, quella di «compro oro», sottoposta a norme abbastanza rigide: i titolari possono solamente comprare oro e rivenderlo a chi fonde il metallo. Comprano dalla gente a un prezzo, vendono ai fonditori a un prezzo chiaramente più alto.
Imonili non possono essere rivenduti come tali a meno che i titolari dell’attività non abbiano una espressa autorizzazione del sindaco della città dove opera e, comunque, l’attività di rivendita degli stessi monili va fatta in un locale staccato da quello dove avviene il loro acquisto.
La polizia amministrativa ha elevato sedici contravvenzioni amministrative: importo, diecimila e duecento euro di multe, oltre alla sospensione della licenza di uno dei sette negozi «Compro oro» per l’abuso commesso dal titolare nel non mostrare il registro giornaliero.
Delle sedici sanzioni, 6 sono state elevate per l’omessa registrazione dell’oro acquistato dai privati: in soldoni, 308 euro di multa per ciascuna delle sei attività.
Altre sei multe, sempre di 308 euro l’una, sono state affibbiate per essersi disfatti dell’oro acquistato dai privati prima dei dieci giorni previsti dalla legge. Una norma, questa ultima, che mira anche a evitare il riciclaggio di valori rubati e cose simili.
Infine, una multa sempre di 308 euro è stata elevata al negoziante di Feltre per non aver presentato il registro delle operazioni giornaliere dopo la specifica richiesta della polizia.
Altre due sanzioni di 516 euro ognuna, per aver omesso la verifica periodica delle bilance, cioè gli strumenti utilizzati per la pesata dell’oro.
La lista si chiude con 5.164 euro di multa al titolare del «Compro oro» che lo vendeva pure: il «salasso» riguarda la violazione relativa alla mancata presentazione al Comune della dichiarazione di inizio attività di vendita al dettaglio.
Polizia che ha controllato anche le bilance «che vanno testate dall’ufficio metrico della Camera di commercio, che in seguito appone il sigillo di regolarità», spiega il dirigente Luca Migliorini. «Un sigillo con garanzia di tre anni: passato questo periodo, i titolari delle attività hanno l’obbligo di farle ritarare. Ora «si controllano anche eventuali evasioni legate ad adempimenti di carattere fiscale» conclude Migliorini.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi