Codissago e gli Zater piangono per la morte di Bruno Olivotto
Enrico De Col / LONGARONE
Lutto per la Fameja Zater e Menadas di Codissago per la scomparsa di Bruno Olivotto. Il sodalizio infatti piange la figura di uno dei fondatori dell’associazione, nata quasi 40 anni, e tra i collaboratori più attivi nel passato. Olivotto aveva 86 anni ed era uno soci storici. Lascia la moglie Giuseppina e i figli Alfio ed Antonio. Protagonista dell’imprenditoria locale e già attivo durante le Olimpiadi del 1956, dopo alcuni anni al fianco del padre e dei fratelli aveva contribuito a costituire nel 1968 l’impresa Olivotto Nelso attiva nel settore dell’edilizia.
L’impresa è rapidamente cresciuta negli anni riuscendo a completare il passaggio generazionale nel 2005 con la costituzione dell’Impresa Olivotto Srl seguita oggi dai figli e dai nipoti Paolo e Luca. La figura di Bruno non si è distinta solo nell’ambito imprenditoriale e delle costruzioni bellunesi, ma ha contribuito in modo attivo a livello sociale sia nell’ambito del Gruppo Alpini di Ospitale in cui riversava il ricordo dell’esperienza di gioventù nel 7° reggimento, sia nell’ambito della “Fameja dei Zatèr e Menadas de la Piave” da cui aveva ricevuto anche il riconoscimento di Pater Familias”.
I funerali si terranno domani alle 15 a Ospitale.
«Era un uomo semplice – ricordano dalla Fameja – con una grande umanità, saggezza e disponibilità. La nostra Fameja deve ringraziare ed essere grata per quello che negli anni Bruno ha prodotto senza chiedere nulla in cambio. Con la sua attività lavorativa ci ha spesso aiutato mettendo a disposizione i suoi mezzi per le nostre manifestazioni, come per quanto riguarda la grande rievocazione storica del 1992 con la traversata del Piave fino a Venezia».
Un ricordo anche dall’assessore Mirko Salvador che ha condiviso con lui un’esperienza professionale. «Era un po’ burbero, un imprenditore d’altri tempi, di quelli che alla sera, tolte le vesti, ha sempre saputo mantenere quel grado di umiltà e rispetto verso i dipendenti che al giorno d’oggi e ormai qualità scomparsa». —
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