Cisterna fuori strada, liquidi nel rio

Il camion con rimorchio trasportava rifiuti Safilo. L’autista: «Evitata auto in sorpasso». I carabinieri acquisiscono video

BELLUNO. Autocisterna si ribalta mentre scende lungo il Boscon e riversa nel terreno una decina di metri cubi di rifiuti liquidi di un’occhialeria: traffico in tilt, bloccato per almeno quattro ore.

I carabinieri stanno verificando la versione fornita dal conducente del mezzo, uno straniero di 32 anni che vive a Venezia: l’uomo ha raccontato di aver cercato di evitare l’impatto con un’auto che, in senso contrario, è rientrata tardi da un sorpasso. La cisterna ha stretto tutto il possibile a destra ma la banchina a lato non bastava per contenere il rimorchio che si è rovesciato.



I carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere installate in fondo al Boscon (sul cartello del portale segnaletico) sia da lato Sedico che dal lato Belluno per verificare la dinamica dell’uscita di strada del camion e per eventualmente identificare l’auto in sorpasso diretta verso Belluno. In ospedale, ferito lievemente, l’autista del mezzo pesante: M.U.Z., 32 anni, è in osservazione al pronto soccorso dove è arrivato in ambulanza.

Si è lavorato per ore, con vigili del fuoco e personale Arpav, per evitare danni ambientali e versamenti ulteriori nel rio Cordele, in parte interessato.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 13. Il camion cisterna con rimorchio aveva appena effettuato il suo carico di residui delle lavorazioni alla Safilo di Longaronese e si stava dirigendo verso i centri di smaltimento: strada normale obbligata in quanto rifiuti considerati pericolosi non possono essere trasportati in autostrada. Viaggiava in direzione Belluno-Sedico il mezzo della Contrame (Consorzio trasporti Mestre) uscito di strada. Il conducente ha raccontato ai carabinieri di aver fatto il possibile per evitare l’impatto con un’auto che proveniva in senso opposto e che ha tardato a rientrare da un sorpasso: l’uomo ha stretto con la cisterna tutto alla sua destra, in discesa, ma il rimorchio si è rovesciato nella scarpata. L’auto non si sarebbe fermata. Il rovesciamento e l’impatto hanno provocato la fuoriuscita del liquido industriale dalla cisterna: l’Arpav, arrivata con i suoi tecnici, ha stimato una decina di metri cubi di “rifiuto liquido classificato pericoloso”, una dicitura che indica un potenziale danno ambientale per cui andavano immediatamente effettuate la bonifica e la messa in sicurezza dell’area. Niente di nocivo per l’uomo che, se entrato in contatto con la sostanza, ne avrebbe annullato eventuali effetti con un approfondito lavaggio. «Quanto alla sostanza sversata» spiega Giuseppe Daniel, responsabile del servizio di controllo ambientale Arpav, «le concentrazioni di componenti rilevate non creano pericolo perchè non sono elevate. Dal certificato di analisi rileviamo basse concentrazioni di rame e un po’ di nichel ma tali da non destare preoccupazioni per elevati danni ambientali. La zona andava di certo bonificata per cui è stata interessata una ditta per le operazioni di recupero della sostanza versata, pulizia e ripristino dell’area, mentre il liquido restante nella cisterna è stato recuperato e travasato».

I vigili del fuoco con protezioni anticontaminazioni e con il supporto del nucleo Nbcr hanno bloccato lo sversamento, intercettando la piccola perdita con classi di rischio quasi nulle seppure da trattare con precauzione: un altro mezzo della Contrame ha trasferito il liquido rimanente dal rimorchio rovesciato. La cisterna è stata sollevata e portata in strada con l’autogru: è stata agganciata al mezzo e portata in una piazzola poco distante. Gli stessi vigili del fuoco hanno poi rimosso la motrice con un’altra cisterna affossata con le ruote nella scarpata, utilizzando un’altra gru. Sul posto quattro mezzi più i tecnici Arpav e dell’Anas, polizia per la viabilità e i carabinieri. La pattuglia del nucleo radiomobile diretto dal capitano Emanuela Cervellera ha effettuato la ricostruzione e la stessa Arma ha acquisito le registrazioni delle telecamere in entrata e uscita dal Comune, in fondo al Boscon, per l’eventuale individuazione dell’auto in sorpasso.

Viabilità in blocco per oltre tre ore: il traffico è stato deviato alla nuova rotatoria di Marisiga e a quella del Lidl di Sedico. Un inferno finito intorno alle 18.
 

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