Cessione Dolomitibus: a febbraio ci sarà la firma

Scattati dopo la riunione del consiglio di amministrazione della società i trenta giorni di tempo per la prelazione da parte di Palazzo Piloni
Agordo (BL), 26 Ottobre 2005, Stazione Dolomitibus - Agordo (BL), 26 October 2005, Dolomitibus station - Le tariffe pubblicate da Dolomiti bus sono in vigore dal 1º settembre
Agordo (BL), 26 Ottobre 2005, Stazione Dolomitibus - Agordo (BL), 26 October 2005, Dolomitibus station - Le tariffe pubblicate da Dolomiti bus sono in vigore dal 1º settembre

BELLUNO. La firma per la cessione del 39,5 per cento delle quote della Dolomitibus dai francesi di Ratp Dev a Mattioli e Fiorese di Cortina Express e Flybus dovrebbe avvenire entro il mese di febbraio. Infatti, è scattato da ieri il tempo tecnico dei 30 giorni per esercitare il diritto di prelazione da parte dell’altro socio, cioè la Provincia. Che quest’ultima possa avere intenzione di far valere il proprio diritto è una possibilità che si potrebbe tranquillamente scartare visto che i bilanci di palazzo Piloni non sono così floridi da poter sostenere una spesa di 6.2 milioni di euro, tanto quanto hanno messo sul tavolo i due acquirenti (di cui il 30% di quote andrà alla ditta di Mattioli e il restante 9.5% alle due amministrate da Massimo Fiorese). Passato questo tempo tecnico, ci sarà poi quello necessario (90 giorni, ma tutti concordano nel dire che non saranno necessari e che entro la fine di febbraio tutto sarà fatto) per individuare il notaio dove sottoscrivere il rogito per la cessione di quote.

Ieri il consiglio di amministrazione di Dolomitibus, appunto, ha preso atto di questa novità. «Si è trattato di un atto dovuto», precisa il presidente Gianni De Bastiani, «previsto dallo statuto. Il socio privato 15 giorni fa aveva comunicato all’azienda l’accordo o meglio la promessa di vendita con i nuovi acquirenti, e oggi lo ha ufficializzato al Cda che lo ha comunicato all’altro socio, cioè Palazzo Piloni». Intanto tutto a Dolomitibus continua come prima, «l’azienda deve andare avanti al meglio», sottolinea Paolo Rodighiero, attuale ad. Incarico che potrebbe conservare almeno per un altro anno, anche dopo la cessione di quote, come fa intendere Federico Mattioli. «L’amministratore delegato è una figura che viene espressa del socio privato e che è incaricato della gestione della società. Sicuramente per un anno ci sarà bisogno di un aiuto nel passaggio di consegne. Vedremo di trovare un accordo tra i suoi interessi lavorativi e le nostre esigenze».

Su questa figura si concentra anche la Provincia. «Come socio maggioritario abbiamo determinate prerogative che intendiamo far valere come la necessità che i conti societari siano in ordine e che vengano garantite le esigenze del pubblico servizio», puntualizza De Bastiani.

Intanto all’orizzonte resta la messa a gara del servizio di trasporto pubblico che, slittata da un paio d’anni, dovrebbe avvenire proprio nel 2014. «Ma è ancora tutto in divenire», precisa Mattioli che aggiunge: «Sicuramente chi perderà l’appalto dovrà mettere a servizio tutte le infrastrutture come magazzini e parte logistica e quindi, anche se dovesse perdere la gara proprio Dolomitibus, questa partita non sarà negativa per noi». Infine, i candidati all’acquisto rassicurano ancora i lavoratori e i sindacati che non cambierà nulla per loro. «Quello che le parti sociali stanno ipotizzando in questi giorni non corrisponde alla realtà. Noi conosciamo bene la situazione locale visto che da anni facciamo decine di centinaia di chilometri su queste strade. Anzi il nostro intento è quello di migliorare ancora di più il servizio».

Paola Dall’Anese

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